La Scuola si basa sul Modello Cognitivo - Interpersonale elaborato dal Prof. Tonino Cantelmi
La Scuola, quadriennale, fornisce strumenti didattici e pratico-clinici per svolgere Psicoterapia a indirizzo cognitivista e interpersonale. Gli insegnamenti mirano a sviluppare la capacità di applicazione clinica del metodo terapeutico: l'obiettivo della Scuola è, infatti, lo sviluppo di conoscenze, competenze e capacità cliniche che consentano l'inquadramento del caso, la pianificazione dell'intervento e la gestione delle diverse fasi del trattamento. Vengono acquisiti, inoltre, elementi importanti per la formazione personale per comprendere in modo più approfondito se stessi e per raggiungere, nel lavoro clinico, un'adeguata capacità di regolazione della relazione terapeutica.
Nei primi due anni formativi, la Scuola fornisce le basi teoriche ed epistemologiche del modello cognitivista e presenta, a partire dal terzo anno, l'approccio interpersonale.
Il modello teorico di riferimento, il cognitivismo, viene seguito secondo l'approccio post-razionalista di Guidano e affiancato, dal terzo anno, al modello interpersonale di Lorna Benjamin. Gli strumenti terapeutici di quest'ultimo risultano rilevanti per il trattamento dei disturbi di personalità, in cui è posta specifica attenzione all'ambito della relazionalità, all'interno dell'intervento condotto attraverso gli strumenti classici del cognitivismo.
Nel primo biennio si analizzano quindi le modalità di sviluppo psicologico, che portano il soggetto a costruire la propria identità e la conoscenza di sé. Secondo il modello della S.C.Int. è il processo di costruzione del sé a organizzare la personalità, la quale si mostra con un pattern, stabile e coerente, di attività cognitiva, emotiva e comportamentale.
Secondo l'Approccio Cognitivo Interpersonale, la storia delle interazioni - in particolare di quelle significative - definisce lo spazio in cui si costruisce e si articola il significato personale. Non viene quindi solo analizzato il problema presentato, ma viene ricostruita con attenzione la storia di vita affinché vi sia una corretta formulazione del caso clinico. Ricollegandosi alla Teoria dell'Attaccamento (Bowlby, 1982, 1989), si delinea, inoltre, il cammino attraverso cui l'individuo ha maturato modalità di reciprocità e pattern emotivo-comportamentali.
La S.C.Int. produce una propria rivista ufficiale "Modelli per la Mente" (CIC Editore, Roma) e partecipa al board scientifico della rivista "Idee in Psicoterapia" (Alpes Editore, Roma).
Nei primi due anni formativi, la Scuola fornisce le basi teoriche ed epistemologiche del modello cognitivista e presenta, a partire dal terzo anno, l'approccio interpersonale.
Il modello teorico di riferimento, il cognitivismo, viene seguito secondo l'approccio post-razionalista di Guidano e affiancato, dal terzo anno, al modello interpersonale di Lorna Benjamin. Gli strumenti terapeutici di quest'ultimo risultano rilevanti per il trattamento dei disturbi di personalità, in cui è posta specifica attenzione all'ambito della relazionalità, all'interno dell'intervento condotto attraverso gli strumenti classici del cognitivismo.
Nel primo biennio si analizzano quindi le modalità di sviluppo psicologico, che portano il soggetto a costruire la propria identità e la conoscenza di sé. Secondo il modello della S.C.Int. è il processo di costruzione del sé a organizzare la personalità, la quale si mostra con un pattern, stabile e coerente, di attività cognitiva, emotiva e comportamentale.
Secondo l'Approccio Cognitivo Interpersonale, la storia delle interazioni - in particolare di quelle significative - definisce lo spazio in cui si costruisce e si articola il significato personale. Non viene quindi solo analizzato il problema presentato, ma viene ricostruita con attenzione la storia di vita affinché vi sia una corretta formulazione del caso clinico. Ricollegandosi alla Teoria dell'Attaccamento (Bowlby, 1982, 1989), si delinea, inoltre, il cammino attraverso cui l'individuo ha maturato modalità di reciprocità e pattern emotivo-comportamentali.
La S.C.Int. produce una propria rivista ufficiale "Modelli per la Mente" (CIC Editore, Roma) e partecipa al board scientifico della rivista "Idee in Psicoterapia" (Alpes Editore, Roma).
Articoli:
Dipendenza sessuale e metacognizione (Rivista di Sessuologia Clinica n.1/2012 Franco Angeli)
La "Rivista di Sessuologia Clinica", edita Franco Angeli, ospita nel Fascicolo: 1 2012 un articolo di Tonino Cantelmi ed Emiliano Lambiase; Dipendenza sessuale e metacognizione (Sexual addiction and metacognition). Questo contributo intende analizzare il rapporto tra la dipendenza sessuale e il funzionamento metacognitivo, sia dal punto di vista esplicativo della patogenesi del disturbo che da quello descrittivo dei processi cognitivi correlati.
Psicoterapia cognitiva interpersonale: origini e prospettive (Modelli per la Mente - Anno IV - n.1/2011)
"Modelli per la Mente" è la rivista ufficiale della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Interpersonale SCINT e dell'istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale ITCI. La parte monografica è dedicata alla COGNITIVISMO INTERPERSONALE. il numero si apre con l'editoriale del Prof. Tonino Cantelmi: "Psicoterapia cognitiva interpersonale: origini e prospettive".[...] "Il Cognitivismo Interpersonale è un’avventura in corso. Lo testimoniano le tante pubblicazioni scientifiche e i lavori di ricerca che ex allievi, colleghi, docenti e terapeuti hanno messo in campo: il modello è già, ma non ancora. È già, perché il riferimento a Guidano e l’integrazione della Benjamin costituiscono un saldo e completo punto di partenza". Leggi gli altri articoli e l'indice.
Dipendenza da internet...possibili terapie! (Cantelmi su Journal of CyberTherapy)
Trapped in the web: The psychopathology of cyberspace. Articolo di Tonino Cantelmi e Massimo Talli per "Journal of CyberTherapy & Rehabilitation" (Washington, USA) sulla Dipendenza da Internet. Gli autori propongono anche nuovi criteri diagnostici e possibili terapie per curare la sindrome.
Cyberspace Psychopathology
In this review the authors, after a first description of the “Internet phenomenon” and particularly of the psychological and psychopathological risks related to its use, propose the reader a series of unpublished papers on this theme, developed during the last year.
Legame affettivo e comportamento sessuale (Tonino Cantelmi - Emiliano Lambiase - Psicoterapie e Scienze umane)
Ad ogni stile di attaccamento corrispondono differenti profili emotivi e cognitivi, diversi modi di vedere se stessi e gli altri, modalità peculiari di vivere le relazioni interpersonali. Tenendo conto di queste caratteristiche, è possibile indagare come il comportamento sessuale possa essere messo in atto con modi e finalità differenti a seconda dello stile di attaccamento.
Priscilla: un caso di bulimia inquadrato secondo il modello Cognitivo Interpersonale (Rivista Idee in psicoterapia)
Nel presente lavoro descriviamo un caso clinico (Disturbo Alimentare in una giovane donna con tratti di personalità drammatico-emozionali) inquadrato e trattato secondo l’approccio Cognitivo Interpersonale (Cantelmi T., 2009). In tale ottica, la ricchezza del modello Cognitivo Post Razionalista è ampliata dall’utilizzo dei Modelli Interpersonali, che tanto stanno modificando il modo corrente di comprendere e trattare il paziente grave o, comunque, che presenti difficoltà nell’identificazione di sé e problemi di tipo relazionale.
Le dipendenze comportamentali
articolo su "Dipendenza da gioco d'azzardo, dipendenza sessuale, dipendenza da internet, dipendenza affettiva, spesa compulsiva", di Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase, Adriana Sessa
La "Rivista di Sessuologia Clinica", edita Franco Angeli, ospita nel Fascicolo: 1 2012 un articolo di Tonino Cantelmi ed Emiliano Lambiase; Dipendenza sessuale e metacognizione (Sexual addiction and metacognition). Questo contributo intende analizzare il rapporto tra la dipendenza sessuale e il funzionamento metacognitivo, sia dal punto di vista esplicativo della patogenesi del disturbo che da quello descrittivo dei processi cognitivi correlati.
Psicoterapia cognitiva interpersonale: origini e prospettive (Modelli per la Mente - Anno IV - n.1/2011)
"Modelli per la Mente" è la rivista ufficiale della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo Interpersonale SCINT e dell'istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale ITCI. La parte monografica è dedicata alla COGNITIVISMO INTERPERSONALE. il numero si apre con l'editoriale del Prof. Tonino Cantelmi: "Psicoterapia cognitiva interpersonale: origini e prospettive".[...] "Il Cognitivismo Interpersonale è un’avventura in corso. Lo testimoniano le tante pubblicazioni scientifiche e i lavori di ricerca che ex allievi, colleghi, docenti e terapeuti hanno messo in campo: il modello è già, ma non ancora. È già, perché il riferimento a Guidano e l’integrazione della Benjamin costituiscono un saldo e completo punto di partenza". Leggi gli altri articoli e l'indice.
Dipendenza da internet...possibili terapie! (Cantelmi su Journal of CyberTherapy)
Trapped in the web: The psychopathology of cyberspace. Articolo di Tonino Cantelmi e Massimo Talli per "Journal of CyberTherapy & Rehabilitation" (Washington, USA) sulla Dipendenza da Internet. Gli autori propongono anche nuovi criteri diagnostici e possibili terapie per curare la sindrome.
Cyberspace Psychopathology
In this review the authors, after a first description of the “Internet phenomenon” and particularly of the psychological and psychopathological risks related to its use, propose the reader a series of unpublished papers on this theme, developed during the last year.
Legame affettivo e comportamento sessuale (Tonino Cantelmi - Emiliano Lambiase - Psicoterapie e Scienze umane)
Ad ogni stile di attaccamento corrispondono differenti profili emotivi e cognitivi, diversi modi di vedere se stessi e gli altri, modalità peculiari di vivere le relazioni interpersonali. Tenendo conto di queste caratteristiche, è possibile indagare come il comportamento sessuale possa essere messo in atto con modi e finalità differenti a seconda dello stile di attaccamento.
Priscilla: un caso di bulimia inquadrato secondo il modello Cognitivo Interpersonale (Rivista Idee in psicoterapia)
Nel presente lavoro descriviamo un caso clinico (Disturbo Alimentare in una giovane donna con tratti di personalità drammatico-emozionali) inquadrato e trattato secondo l’approccio Cognitivo Interpersonale (Cantelmi T., 2009). In tale ottica, la ricchezza del modello Cognitivo Post Razionalista è ampliata dall’utilizzo dei Modelli Interpersonali, che tanto stanno modificando il modo corrente di comprendere e trattare il paziente grave o, comunque, che presenti difficoltà nell’identificazione di sé e problemi di tipo relazionale.
Le dipendenze comportamentali
articolo su "Dipendenza da gioco d'azzardo, dipendenza sessuale, dipendenza da internet, dipendenza affettiva, spesa compulsiva", di Tonino Cantelmi, Emiliano Lambiase, Adriana Sessa
Approccio Cognitivo - Interpersonale
Prefazione al Manuale di Psicoterapia Cognitivo - Interpersonale
All'inizio della mia carriera di psichiatra ebbi la fortuna di incontrare Vittorio F. Guidano e di accedere ad un training formativo per psicoterapeuti, condotto da Guidano stesso. Sicuramente Vittorio Guidano fu un genio e sicuramente questo Manuale rappresenta lo sforzo di un nano che tenta di salire sulle spalle del gigante, nella speranza di vedere fin dove il gigante stesso vede e, se possibile, di vedere dalle spalle del gigante persino qualche millimetro in più. Il gigante, non c'è dubbio, è Guidano; il nano rappresenta tutti noi che abbiamo lavorato a questo Manuale. La scommessa è: riusciremo a vedere qualche millimetro più in là del gigante?
Alcuni anni fa ebbi l'idea di coniugare la straordinaria opera svolta da Guidano con il contributo di Lorna S. Benjamin e di altri autori dell'area interpersonale. Fondai, con la collaborazione di alcuni colleghi, l'ARPCI, un'associazione per la ricerca in Psicoterapia Cognitivo - Interpersonale. Nasceva così l'approccio Cognitivo - Interpersonale e il MIUR riconosceva una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva con l'integrazione del contributo di autori dell'area interpersonale. Questa prima scuola era promossa dall'ARPCI.
Intanto intorno all'ARPCI si raccoglieva un ampio gruppo di docenti e di studenti, che confluivano nell' Istituto di Terapia Cognitivo - Interpersonale. Questo Manuale è il frutto dei primi 5 anni di vita dell'Istituto. Nel frattempo un'altra associazione, la FEDERPSI, presieduta dalla Dott.ssa Maria Beatrice Toro, chiedeva al MIUR di essere autorizzata ad aprire una Scuola di Specializzazione secondo il modello Cognitivo - Interpersonale che avevo elaborato. Il 2 agosto 2007 la Gazzetta Ufficiale riportava il decreto di riconoscimento della Scuola di Psicoterapia Cognitivo - Interpersonale (SCINT) e della FEDERPSI, premiando così la ricerca di integrazione svolta in questi anni.
Pertanto è con grande soddisfazione, ma anche con la consapevolezza dei limiti della ricerca sinora svolta, che presento l'opera di decine di colleghi che hanno creduto e credono nell' Istituto di Terapia Cognitivo - Interpersonale. Sono sicuro che tra qualche anno il nostro balbettio iniziale potrà lasciare spazio a risultati più coerenti e più significativi.
“Il nostro è un cognitivismo post-razionalista. Con Questo termine Guidano intendeva afffermare una nuova concezione della conoscenza, non più intesa come il risultato dell’attività cognitiva della mente, ma costruita dalla mente stessa sulla base dell’esperienza emozionale. L’elaborazione logica e razionale si attiverebbe a partire da una matrice fatta di sensazioni ed azioni e strutturerebbe convinzioni e pensieri, significati e spiegazioni, funzionalmente coerenti con l’esperienza emotiva. Fino ad allora sia l’approccio comportamentale che quello cognitivista si erano fondati sull’assunto che la conoscenza fosse la rappresentazione di un ordine oggettivo e univoco esistente indipendentemente dal nostro <<essere nel mondo>>. Il post-razionalista indica il superamento della posizione razionalista con la presa di distanza dalla possibilità di definire una realtà esterna, unica e stabile, capace di rivelarsi alla ragione e alla logica, come conoscenza oggettiva, indipendente dal soggetto che ne fa esperienza.”
“Secondo quest’ottica si considera primariamente la persona come portatore di significati organizzati, suscitati, ma non determinati, dal mondo reale, che costituiscono la dimensione alla quale l'individuo attribuisce valore di verità.
Il nostro modello è inoltre costruttivista, perchè si allontana dall'idea che la mente sia specchio della realtà e che l'individuo sia una puntiforme e trasparente coscienza autoconsapevole, con rappresentazioni chiare e distinte della realtà, ma lo pensa, piuttosto, come il frutto di un processo di interpretazione del reale in continuo divenire, che affonda le sue radici in una necessità di coerenza e continuità incessantemente ricostruite dalla persona che, in questo senso, è concepibile come un generatore continuo di significati e di conoscenza. La conoscenza stessa, è da noi vista come un insieme di relazioni, segni e significati, dentro i quali il soggetto si trova già da sempre immerso, [....] e che continuamente riordina, ricostruisce, tenta di rendere coerente, perchè possa essere, per sé, un patrimonio intelligibile, funzionale a un buon adattamento e, altresì, comunicabile agli altri.
[...] L'aggettivo "interpersonale" completa l'inquadramento della teoria, e si riferisce al fatto che l'individuo viene concepito come un polo relazionale che incontra gli altri e i significati di cui si fanno portatori; nell'interazione con loro, amplia e riorganizza il suo sistema di rappresentazioni cercando la coerenza fra i diversi mondi di segni che di volta in volta lo coinvolgono.
Questo continuo processo di incontro e comunicazione con i propri simili, trasforma la persona e si costituisce come il fondamento della sua identità e del suo sviluppo."
All'inizio della mia carriera di psichiatra ebbi la fortuna di incontrare Vittorio F. Guidano e di accedere ad un training formativo per psicoterapeuti, condotto da Guidano stesso. Sicuramente Vittorio Guidano fu un genio e sicuramente questo Manuale rappresenta lo sforzo di un nano che tenta di salire sulle spalle del gigante, nella speranza di vedere fin dove il gigante stesso vede e, se possibile, di vedere dalle spalle del gigante persino qualche millimetro in più. Il gigante, non c'è dubbio, è Guidano; il nano rappresenta tutti noi che abbiamo lavorato a questo Manuale. La scommessa è: riusciremo a vedere qualche millimetro più in là del gigante?
Alcuni anni fa ebbi l'idea di coniugare la straordinaria opera svolta da Guidano con il contributo di Lorna S. Benjamin e di altri autori dell'area interpersonale. Fondai, con la collaborazione di alcuni colleghi, l'ARPCI, un'associazione per la ricerca in Psicoterapia Cognitivo - Interpersonale. Nasceva così l'approccio Cognitivo - Interpersonale e il MIUR riconosceva una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva con l'integrazione del contributo di autori dell'area interpersonale. Questa prima scuola era promossa dall'ARPCI.
Intanto intorno all'ARPCI si raccoglieva un ampio gruppo di docenti e di studenti, che confluivano nell' Istituto di Terapia Cognitivo - Interpersonale. Questo Manuale è il frutto dei primi 5 anni di vita dell'Istituto. Nel frattempo un'altra associazione, la FEDERPSI, presieduta dalla Dott.ssa Maria Beatrice Toro, chiedeva al MIUR di essere autorizzata ad aprire una Scuola di Specializzazione secondo il modello Cognitivo - Interpersonale che avevo elaborato. Il 2 agosto 2007 la Gazzetta Ufficiale riportava il decreto di riconoscimento della Scuola di Psicoterapia Cognitivo - Interpersonale (SCINT) e della FEDERPSI, premiando così la ricerca di integrazione svolta in questi anni.
Pertanto è con grande soddisfazione, ma anche con la consapevolezza dei limiti della ricerca sinora svolta, che presento l'opera di decine di colleghi che hanno creduto e credono nell' Istituto di Terapia Cognitivo - Interpersonale. Sono sicuro che tra qualche anno il nostro balbettio iniziale potrà lasciare spazio a risultati più coerenti e più significativi.
“Il nostro è un cognitivismo post-razionalista. Con Questo termine Guidano intendeva afffermare una nuova concezione della conoscenza, non più intesa come il risultato dell’attività cognitiva della mente, ma costruita dalla mente stessa sulla base dell’esperienza emozionale. L’elaborazione logica e razionale si attiverebbe a partire da una matrice fatta di sensazioni ed azioni e strutturerebbe convinzioni e pensieri, significati e spiegazioni, funzionalmente coerenti con l’esperienza emotiva. Fino ad allora sia l’approccio comportamentale che quello cognitivista si erano fondati sull’assunto che la conoscenza fosse la rappresentazione di un ordine oggettivo e univoco esistente indipendentemente dal nostro <<essere nel mondo>>. Il post-razionalista indica il superamento della posizione razionalista con la presa di distanza dalla possibilità di definire una realtà esterna, unica e stabile, capace di rivelarsi alla ragione e alla logica, come conoscenza oggettiva, indipendente dal soggetto che ne fa esperienza.”
“Secondo quest’ottica si considera primariamente la persona come portatore di significati organizzati, suscitati, ma non determinati, dal mondo reale, che costituiscono la dimensione alla quale l'individuo attribuisce valore di verità.
Il nostro modello è inoltre costruttivista, perchè si allontana dall'idea che la mente sia specchio della realtà e che l'individuo sia una puntiforme e trasparente coscienza autoconsapevole, con rappresentazioni chiare e distinte della realtà, ma lo pensa, piuttosto, come il frutto di un processo di interpretazione del reale in continuo divenire, che affonda le sue radici in una necessità di coerenza e continuità incessantemente ricostruite dalla persona che, in questo senso, è concepibile come un generatore continuo di significati e di conoscenza. La conoscenza stessa, è da noi vista come un insieme di relazioni, segni e significati, dentro i quali il soggetto si trova già da sempre immerso, [....] e che continuamente riordina, ricostruisce, tenta di rendere coerente, perchè possa essere, per sé, un patrimonio intelligibile, funzionale a un buon adattamento e, altresì, comunicabile agli altri.
[...] L'aggettivo "interpersonale" completa l'inquadramento della teoria, e si riferisce al fatto che l'individuo viene concepito come un polo relazionale che incontra gli altri e i significati di cui si fanno portatori; nell'interazione con loro, amplia e riorganizza il suo sistema di rappresentazioni cercando la coerenza fra i diversi mondi di segni che di volta in volta lo coinvolgono.
Questo continuo processo di incontro e comunicazione con i propri simili, trasforma la persona e si costituisce come il fondamento della sua identità e del suo sviluppo."