Trasformazioni e alterazioni della sfera affettiva nella società “tecnoliquida”
Proponiamo un articolo pubblicato sulla rivista “Per la filosofia”, in questo contributo vengono prese in considerazione le trasformazioni e le alterazioni della dimensione affettiva umana proprie del contesto socio-antropologico della “tecnoliquidità”, categoria con la quale lo psichiatra Tonino Cantelmi ha definito la socie-tà post-moderna. L’ autore analizza i contorni della condizione tenoliquida, caratterizzata dalla tendenza narcisistica e dalla atrofizzazione della sfera emotiva della persona. In particolare, a partire dall’argomentazione di Cantelmi, vengono discusse le interazioni tra rivoluzione digitale, lo smarrimento identitario dell’Io e le dimensioni costitutive dell’Esserci, dell’Essere-con e dell’Essere-per, proprie dell’affettività umana. Infine, si mostra il ruolo fondamentale che l’educazione della sfera affettiva assume per il compimento esistenziale della persona umana.Fonte: Per la filosofia. Filosofia e insegnamento - Rivista quadrimestrale dell’Associazione Docenti Italiani di Filosofia Anno XL – N. 117- Gennaio - Aprile 2023 .Articolo di Angelo Tumminelli. Leggi tutto l’articolo.
Con il ritorno nelle classi scolastiche torna anche la inquietudine adolescenziale
A fine giugno un report della Polizia ha evidenziato che nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e febbraio 2024, a Roma sono stati registrati ben 133 casi di aggressione fisica di non lieve entità, denunciati nelle scuole medie superiori: in tutti i casi, gli insegnanti coinvolti hanno dovuto recarsi in ospedale per farsi refertare, come ha riportato il sito ‘OrizzonteScuola’. Analizzando i 133 episodi, emerge un quadro complesso: ben 70 di questi atti di violenza sono stati commessi da studenti. Partendo da questi dati ad inizio del nuovo anno scolastico abbiamo chiesto una riflessione sul disagio giovanile al prof. Tonino Cantelmi. Leggi l'intervista
Noi genitori non sappiamo più vedere i nostri figli
Intervista a cura di Antonio Sanfrancesco
L’abisso del male interiore. La normalità apparente. I segnali sottovalutati o non colti. La ferocia del massacro che contrasta con la semplicità dell'autogiustificazione del 17enne che ha ucciso a coltellate il fratello di 12 anni e poi entrambi i genitori e durante l'interrogatorio ha detto di avere un disagio che lo portava a voler essere "libero da tutto", anche dalla famiglia, come in una sorta di "emancipazione". Di vicenda "incomprensibile" parla anche Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell'Istituto di terapia cognitivo-interpersonale e professore associato presso l'Istituto di Psicologia dell'Università Gregoriana di Roma. Il suo ultimo libro, scritto insieme a Daniele Mugnaini e in libreria dal 19 settembre, s'intitola “Non mi capisci! Manuale per adolescenti inquieti e genitori disorientati. Perché tale vicenda ci spaventa e ci inquieta così tanto? Perché è incomprensibile– spiega Tonino Cantelmi a Famiglia Cristiana - non riusciamo a collegare un comportamento così crudele con un disagio evidente o una motivazione rabbiosa. Leggi tutta l’intervista.
L’abisso del male interiore. La normalità apparente. I segnali sottovalutati o non colti. La ferocia del massacro che contrasta con la semplicità dell'autogiustificazione del 17enne che ha ucciso a coltellate il fratello di 12 anni e poi entrambi i genitori e durante l'interrogatorio ha detto di avere un disagio che lo portava a voler essere "libero da tutto", anche dalla famiglia, come in una sorta di "emancipazione". Di vicenda "incomprensibile" parla anche Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell'Istituto di terapia cognitivo-interpersonale e professore associato presso l'Istituto di Psicologia dell'Università Gregoriana di Roma. Il suo ultimo libro, scritto insieme a Daniele Mugnaini e in libreria dal 19 settembre, s'intitola “Non mi capisci! Manuale per adolescenti inquieti e genitori disorientati. Perché tale vicenda ci spaventa e ci inquieta così tanto? Perché è incomprensibile– spiega Tonino Cantelmi a Famiglia Cristiana - non riusciamo a collegare un comportamento così crudele con un disagio evidente o una motivazione rabbiosa. Leggi tutta l’intervista.
La Formazione in psicoterapia
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1994-2024: Trenta anni di formazione specialistica in psicoterapia affidata dallo Stato italiano a Istituti autorizzati dal Ministero della Università. La Dr.ssa Giordana Ercolani intervista il Prof. Tonino Cantelmi (Presidente Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale e Direttore Sanitario Istituto Don Guanella di Roma). Sono state fatte interviste a persone che in modi diversi sono state coinvolte in questo percorso trentennale, rappresentanti di associazioni di pazienti, esperti della Commissione Ministeriale, direttori di Scuole, per sapere il loro parere su questi trenta anni. A seguito all’art. 3 della legge 56/89 istitutiva dell’Ordine degli Psicologi, trenta anni fa il Ministero dell’Università, coadiuvato da una Commissione di esperti, emise i primi decreti ministeriali con cui Istituti non universitari furono autorizzati a organizzare corsi di specializzazione abilitanti all’esercizio della psicoterapia. Da allora lo Stato Italiano controlla la formazione in psicoterapia al fine di garantire ai cittadini l’adeguatezza della cura psicologica. Ad oggi, sono stati abilitati all’esercizio della psicoterapia diverse migliaia di psicologi e medici, in grado di rispondere alle esigenze di salute della popolazione italiana.
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Pandemia, cambiamento sociale
Fonte: Cronache&Opinioni gennaio 2022
Siamo oltre! Prima della pandemia da Covid-19, l'OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità- aveva previsto che, nel decennio 2020-2030, la salute mentale sarebbe stata la principale fonte di spesa sanitaria di tutto il mondo.
Chi ne ha risentito maggiormente?
Tutto il tema pandemico, in quanto minaccia traumatica, ha generato situazioni particolarissime: intanto l'isolamento ha danneggiato fortemente le relazioni degli adolescenti.
Sappiamo che l'adolescenza è tutta legata al tema relazionale ... fondamentale per quella età dove il confronto con i pari costruisce la fiducia in se stesso, consolida i primi rapporti al di fuori della famiglia etc. Sulla neurologia infantile l'allarme è altissimo: abbiamo avuto il 30% in più in Italia di richieste di aiuto per la fascia riguardante i bambini e gli adolescenti. Parliamo di aiuto specialistico per patologie: disturbi di comportamento alimentare, autolesionismo, cutting, tentativi di suicidio e disturbi del comportamento. Nel 2020 abbiamo incrementato del 17% la prescrizione di psicofarmaci antipsicotici nella fascia dai 12 ai 17 anni. Un incremento ha riguardato anche gli adulti, operatori sanitari in prima linea. Studi fatti su pandemie precedenti hanno dimostrato che gli operatori sanitari, nei cinque anni successivi, presentano un incremento di depressione, ansia, apatia; i sopravvissuti, tutte persone traumatizzate; i long covid, cioè tutti coloro che presentano disturbi cognitivi, disturbi dell'umore dopo aver contratto il covid per molti mesi; gli anziani che sono stati minacciati, rinchiusi dentro casa, isolati, impauriti.
Alcuni si sono rifugiati nella negazione della stessa pandemia ... La minaccia pandemica è una minaccia di morte. La mente, per alcuni, ha risposto in modo diverso in quanto il cervello ha messo in moto il sistema limbico, quella parte del cervello definita primordiale, attiva, viscerale ed emotiva che disattiva i lobi frontali, cioè il ragionamento.
Un cervello che mette in condizione di combattere o di fuggire ma non tende a razionalizzare. Incontrando ad esempio il mondo No Vax, ho constatato che le obiezioni razionali erano inconsistenti e a prevalere erano obiezioni emotive legate alla paura, a temi del complotto, a irrazionalità, a luoghi comuni ...
E per le persone già psicologicamente fragili?
I pazienti con problematiche psicologiche pregresse che sono finiti in ospedale per il Covid, si sono trovati ad essere gestiti da personale non preparato alle patologie del paziente, peggiorando quindi la situazione emotiva psicologica. Qui al don Guanella abbiamo pensato di aprire un reparto Covid dedicato ai nostri pazienti per farli sentire a casa e per non aggiungere difficoltà a difficoltà. Siamo molto soddisfatti di aver preso questa decisione e dei risultati. Li abbiamo curati tutti e non abbiamo avuto alcun decesso.
Che futuro ci aspetta?
Nei prossimi tempi dovremmo fare i conti con la depressione, una patologia con un impatto sociale altissimo, con giornate di lavoro perse, disabilità, invalidità, blocchi di carriere. La depressione è una patologia in grado di rovinare la persona colpita e sconvolgere la struttura familiare intorno. Nei giovani il disagio riguarderà la disgregolazione emotiva e dell'impulsività..., aggressività, cortocircuiti sessuali, comportamenti oppositivi e provocatori... emergeranno disturbi del comportamento alimentare e tutte le dipendenze: gioco, shopping, relazioni affettive, sessuali, comprese quelle da sostanze.
Due dati importanti per la società del futuro riguardano i nostri bambini che troppo precocemente vengono a contatto con sostanze di abuso; già ad 11-12 anni e la pornografia (l'accesso alla rete che è aumentato in maniera esponenziale).
Torneremo alla nostra vecchia normalità?
Questa è pura illusione, il Covid ha fatto danni di cui non avevamo bisogno. Non torneremo come prima, non torneremo nemmeno meglio di prima, saremo diversi! Per la tecnologia, ad esempio, abbiamo avuto l'apice dimostrando, da un lato che abbiamo risorse notevoli per fronteggiare situazioni difficili, dall'altro, in merito al disagio emotivo, che non è una risposta sul
piano esistenziale in grado di intercettare i bisogni vitali dell'uomo e delle donne, che hanno bisogno di incontri reali.
Cosa ci porterà oltre...
Papa Francesco ha detto che la vera e unica risposta di senso alla pandemia è la cura delle relazioni. L’impegno è quello di essere autentici, veri, umili, empatici. Questo vale anche per la psicoterapia che si è orientata verso parole come perdono, compassione, accettazione, valori. Tutte parole relazionali.
Occorrerà un governo biopolitico in grado di gestire la società e la salute. .. ?
Avremo bisogno di un Governo che faccia il Governo e che ascolti i contributi della scienza.
Il suo appello al Governo, all'Europa?
La spesa sanitaria è pari al 4% del Pil di ogni nazione al mondo. Parliamo di almeno 1000 miliardi di dollari ... È stato calcolato che per ogni dollaro investito se ne risparmiano 5! Nonostante questo, ancora oggi tutti gli osservatori affermano che l'impegno dei governi nella salute mentale nel mondo è ancora largamente insufficiente. In Italia abbiamo carenza di personale nei servizi fondamentali. Il PNRR, - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – messo in piedi dall'Europa, deve investire su questo, perché il disagio emotivo costa tantissimo alla società. Esso è un'opportunità in grado di rendere per il futuro, per la società, per tutti.
Fonte: Cronache&Opinioni gennaio 2022
Siamo oltre! Prima della pandemia da Covid-19, l'OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità- aveva previsto che, nel decennio 2020-2030, la salute mentale sarebbe stata la principale fonte di spesa sanitaria di tutto il mondo.
Chi ne ha risentito maggiormente?
Tutto il tema pandemico, in quanto minaccia traumatica, ha generato situazioni particolarissime: intanto l'isolamento ha danneggiato fortemente le relazioni degli adolescenti.
Sappiamo che l'adolescenza è tutta legata al tema relazionale ... fondamentale per quella età dove il confronto con i pari costruisce la fiducia in se stesso, consolida i primi rapporti al di fuori della famiglia etc. Sulla neurologia infantile l'allarme è altissimo: abbiamo avuto il 30% in più in Italia di richieste di aiuto per la fascia riguardante i bambini e gli adolescenti. Parliamo di aiuto specialistico per patologie: disturbi di comportamento alimentare, autolesionismo, cutting, tentativi di suicidio e disturbi del comportamento. Nel 2020 abbiamo incrementato del 17% la prescrizione di psicofarmaci antipsicotici nella fascia dai 12 ai 17 anni. Un incremento ha riguardato anche gli adulti, operatori sanitari in prima linea. Studi fatti su pandemie precedenti hanno dimostrato che gli operatori sanitari, nei cinque anni successivi, presentano un incremento di depressione, ansia, apatia; i sopravvissuti, tutte persone traumatizzate; i long covid, cioè tutti coloro che presentano disturbi cognitivi, disturbi dell'umore dopo aver contratto il covid per molti mesi; gli anziani che sono stati minacciati, rinchiusi dentro casa, isolati, impauriti.
Alcuni si sono rifugiati nella negazione della stessa pandemia ... La minaccia pandemica è una minaccia di morte. La mente, per alcuni, ha risposto in modo diverso in quanto il cervello ha messo in moto il sistema limbico, quella parte del cervello definita primordiale, attiva, viscerale ed emotiva che disattiva i lobi frontali, cioè il ragionamento.
Un cervello che mette in condizione di combattere o di fuggire ma non tende a razionalizzare. Incontrando ad esempio il mondo No Vax, ho constatato che le obiezioni razionali erano inconsistenti e a prevalere erano obiezioni emotive legate alla paura, a temi del complotto, a irrazionalità, a luoghi comuni ...
E per le persone già psicologicamente fragili?
I pazienti con problematiche psicologiche pregresse che sono finiti in ospedale per il Covid, si sono trovati ad essere gestiti da personale non preparato alle patologie del paziente, peggiorando quindi la situazione emotiva psicologica. Qui al don Guanella abbiamo pensato di aprire un reparto Covid dedicato ai nostri pazienti per farli sentire a casa e per non aggiungere difficoltà a difficoltà. Siamo molto soddisfatti di aver preso questa decisione e dei risultati. Li abbiamo curati tutti e non abbiamo avuto alcun decesso.
Che futuro ci aspetta?
Nei prossimi tempi dovremmo fare i conti con la depressione, una patologia con un impatto sociale altissimo, con giornate di lavoro perse, disabilità, invalidità, blocchi di carriere. La depressione è una patologia in grado di rovinare la persona colpita e sconvolgere la struttura familiare intorno. Nei giovani il disagio riguarderà la disgregolazione emotiva e dell'impulsività..., aggressività, cortocircuiti sessuali, comportamenti oppositivi e provocatori... emergeranno disturbi del comportamento alimentare e tutte le dipendenze: gioco, shopping, relazioni affettive, sessuali, comprese quelle da sostanze.
Due dati importanti per la società del futuro riguardano i nostri bambini che troppo precocemente vengono a contatto con sostanze di abuso; già ad 11-12 anni e la pornografia (l'accesso alla rete che è aumentato in maniera esponenziale).
Torneremo alla nostra vecchia normalità?
Questa è pura illusione, il Covid ha fatto danni di cui non avevamo bisogno. Non torneremo come prima, non torneremo nemmeno meglio di prima, saremo diversi! Per la tecnologia, ad esempio, abbiamo avuto l'apice dimostrando, da un lato che abbiamo risorse notevoli per fronteggiare situazioni difficili, dall'altro, in merito al disagio emotivo, che non è una risposta sul
piano esistenziale in grado di intercettare i bisogni vitali dell'uomo e delle donne, che hanno bisogno di incontri reali.
Cosa ci porterà oltre...
Papa Francesco ha detto che la vera e unica risposta di senso alla pandemia è la cura delle relazioni. L’impegno è quello di essere autentici, veri, umili, empatici. Questo vale anche per la psicoterapia che si è orientata verso parole come perdono, compassione, accettazione, valori. Tutte parole relazionali.
Occorrerà un governo biopolitico in grado di gestire la società e la salute. .. ?
Avremo bisogno di un Governo che faccia il Governo e che ascolti i contributi della scienza.
Il suo appello al Governo, all'Europa?
La spesa sanitaria è pari al 4% del Pil di ogni nazione al mondo. Parliamo di almeno 1000 miliardi di dollari ... È stato calcolato che per ogni dollaro investito se ne risparmiano 5! Nonostante questo, ancora oggi tutti gli osservatori affermano che l'impegno dei governi nella salute mentale nel mondo è ancora largamente insufficiente. In Italia abbiamo carenza di personale nei servizi fondamentali. Il PNRR, - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – messo in piedi dall'Europa, deve investire su questo, perché il disagio emotivo costa tantissimo alla società. Esso è un'opportunità in grado di rendere per il futuro, per la società, per tutti.
Perché e come supportare la salute psichica al tempo del covid
Fonte: l'Occidentale del 01/05/2020
Intervista alla dr.ssa Antonella Roppo, psicologa e specializzanda in psicoterapia presso la SCINT.
Il dolore non è solo fisico e la salute non è solo quella del corpo. Se le istruzioni per evitare i contagi abbondano, quelle per mantenersi mentalmente in forma rientrano tra i beni difficili da reperire.
Nel kit del buon “quarantenista”, accanto alle regole igieniche per evitare il contagio, ci vorrebbero delle indicazioni di pronto soccorso psicologico per riconoscere le emozioni e imparare a gestirle. Un’attenzione a favore del benessere a 360 gradi, non certo una panacea sufficiente e risolutiva.
Solo due giorni fa, il Ministero della Salute ha attivato il numero verde per il supporto psicologico immediato. Ben venga! Se già in tempi di pace, i disturbi d’ansia – per dirne uno – erano tra i più diffusi, figurarsi con il nemico in casa, con una pandemia in corso e un virus cocciuto di straordinaria rapidità nel diffondersi. Quella velocità che, va detto, è mancata al Governo e alle folte (e care!) task forces della prima ora. Si ha l’impressione che la salute mentale appaia sottovalutata, quasi sia sufficiente una gestione fai-da-te un po’ improvvisata.
Come racconta Antonella Roppo, psicologa, specializzanda in psicoterapia cognitivo interpersonale presso la scuola SCINT del prof. Tonino Cantelmi, “la condizione di isolamento in cui siamo stati catapultati e i rigorosi controlli a cui siamo ancora sottoposti potrebbero aprire la strada al disagio psichico, che può manifestarsi in tempi rapidi, o anche a distanza di qualche anno.”
Continua a leggere
Fonte: l'Occidentale del 01/05/2020
Intervista alla dr.ssa Antonella Roppo, psicologa e specializzanda in psicoterapia presso la SCINT.
Il dolore non è solo fisico e la salute non è solo quella del corpo. Se le istruzioni per evitare i contagi abbondano, quelle per mantenersi mentalmente in forma rientrano tra i beni difficili da reperire.
Nel kit del buon “quarantenista”, accanto alle regole igieniche per evitare il contagio, ci vorrebbero delle indicazioni di pronto soccorso psicologico per riconoscere le emozioni e imparare a gestirle. Un’attenzione a favore del benessere a 360 gradi, non certo una panacea sufficiente e risolutiva.
Solo due giorni fa, il Ministero della Salute ha attivato il numero verde per il supporto psicologico immediato. Ben venga! Se già in tempi di pace, i disturbi d’ansia – per dirne uno – erano tra i più diffusi, figurarsi con il nemico in casa, con una pandemia in corso e un virus cocciuto di straordinaria rapidità nel diffondersi. Quella velocità che, va detto, è mancata al Governo e alle folte (e care!) task forces della prima ora. Si ha l’impressione che la salute mentale appaia sottovalutata, quasi sia sufficiente una gestione fai-da-te un po’ improvvisata.
Come racconta Antonella Roppo, psicologa, specializzanda in psicoterapia cognitivo interpersonale presso la scuola SCINT del prof. Tonino Cantelmi, “la condizione di isolamento in cui siamo stati catapultati e i rigorosi controlli a cui siamo ancora sottoposti potrebbero aprire la strada al disagio psichico, che può manifestarsi in tempi rapidi, o anche a distanza di qualche anno.”
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Tonino Cantelmi's scientific contributions
Fonte: https://www.researchgate.net
ResearchGate propone alcuni contributi scientifici del prof. Tonino Cantelmi:
LEGGI GLI ARTICOLI
Fonte: https://www.researchgate.net
ResearchGate propone alcuni contributi scientifici del prof. Tonino Cantelmi:
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Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet
Fonte: Magazine Insight n.7 del 30/11/2019 – Edita da Fausto Lupetti Editore Proponiamo la lettura di un interessante articolo del prof. Tonino Cantelmi dal titolo “Identità tecno-liquide: l’amore e l’amicizia ai tempi di internet” pubblicato nella rivista “Insight” – Accademia delle Belle Arti di Roma. Il testo presentato sviluppa i temi legati alla mutevolezza dell’identità e della relazione nell’epoca tecnoliquida ed esplica le principali dimensioni estetiche che soddisfano alcuni bisogni dell’uomo post-moderno. Articolo completo |
Selfie estremi e sfide pericolose fino alla morte. "Pensano di esistere solo se visibili in rete. Genitori siate più presenti"
Fonte: Agensir del 29/10/2019
Molti ragazzi sono alla disperata ricerca di visibilità, di sensazioni forti e non hanno l'esatta percezione della loro corporeità e dei rischi che corrono, spiega Maria Beatrice Toro in seguito all'episodio di Bologna. Quattro ragazzi sfidavano i treni ad alta velocità sulla linea Bologna-Milano attraversando i binari e allontanandosi poco prima dell’arrivo del Frecciargento. La tragedia è stata scampata grazie alla prontezza del macchinista.
ARTICOLO COMPLETO
Fonte: Agensir del 29/10/2019
Molti ragazzi sono alla disperata ricerca di visibilità, di sensazioni forti e non hanno l'esatta percezione della loro corporeità e dei rischi che corrono, spiega Maria Beatrice Toro in seguito all'episodio di Bologna. Quattro ragazzi sfidavano i treni ad alta velocità sulla linea Bologna-Milano attraversando i binari e allontanandosi poco prima dell’arrivo del Frecciargento. La tragedia è stata scampata grazie alla prontezza del macchinista.
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Fake News: ci cascano otto ragazzi su dieci e i cyberbulli sono troppi
Fonte: Nove da Firenze del 04/11/2019
L’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, coordinata dal prof. Tonino Cantelmi e condotta su un ampio campione di ragazzi tra gli 8 e i 18 anni, rivela che il 31% dei giovani ha compiuto almeno una volta atti di cyberbullismo facendo girare video imbarazzanti per prendere in giro i compagni e l’83% non verifica la veridicità dei contenuti che legge online. Il progetto del Moige “Giro dell’Italia: Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo” si propone come obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’utilizzo improprio del web, con particolare riferimento al fenomeno delle “fake news”.
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Fonte: Nove da Firenze del 04/11/2019
L’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, coordinata dal prof. Tonino Cantelmi e condotta su un ampio campione di ragazzi tra gli 8 e i 18 anni, rivela che il 31% dei giovani ha compiuto almeno una volta atti di cyberbullismo facendo girare video imbarazzanti per prendere in giro i compagni e l’83% non verifica la veridicità dei contenuti che legge online. Il progetto del Moige “Giro dell’Italia: Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo” si propone come obiettivo di promuovere una maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’utilizzo improprio del web, con particolare riferimento al fenomeno delle “fake news”.
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Dipendenze: benvenuti al Sisifo Hotel, tra charme e terapia
Fonte: Corriere della sera del 30 settembre 2018
Vittime di Internet, gioco d'azzardo, sesso e shopping compulsivo? In un ex hotel di Tuscania, nel Viterbese, nasce il primo Centro contro le dipendenze patologiche. La comunità terapeutica nasce come risposta alle esigenze di chi soffre di disturbi comportamentali, ma non può assolutamente “perdere” due o tre anni per provare a stare meglio. «Con il Cedis (il Centro di ricerca e trattamento della dipendenza sessuale, fondato sempre da Cantelmi, ndr), di Roma, ci siamo resi conto che era ormai necessario pensare ad una struttura di ricovero totalmente immersiva e intensiva: due settimane al massimo, alle quali segue una settima al mese di follow up, per un periodo che va dai tre mesi a un anno», racconta lo psichiatra.
ARTICOLO COMPLETO
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Consiglio Lazio, Buschini: 'Regione all'avanguardia contro Gap'
Fonte: gioconews.it del 02/10/2018
Il capogruppo del Partito democratico del Lazio, Mauro Buschini, ribadisce impegno della Regione contro il Gap dopo approvazione del distanziometro. Tonino Cantelmi afferma: “I divieti servono, ma serve soprattutto un'accurata opera di prevenzione e di educazione dei giovanissimi: sta emergendo una generazione di ragazzi così abituata alla scommessa, all'azzardo e allo sballo da far impallidire i giocatori adulti”. Lo psichiatra romano Cantelmi è il coordinatore scientifico della Comunità terapeutica Sisifo, prima struttura in Italia ad approccio integrato per il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo e delle dipendenze comportamentali.
ARTICOLO COMPLETO
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Dipendenza da Gioco d'Azzardo, come combatterla? - Sisifo
Fonte: Radio Cusano Campus - ottobre 2018
Intervista al Dott. Emiliano Lambiase Psicologo e Psicoterapeuta e Coordinatore Comunità Terapeutica Sisifo per la cura delle dipendenze Comportamentali, sulla Dipendenze da gioco. www.cominitasisifo.it
ASCOLTA L'INTERVISTA
Fonte: Corriere della sera del 30 settembre 2018
Vittime di Internet, gioco d'azzardo, sesso e shopping compulsivo? In un ex hotel di Tuscania, nel Viterbese, nasce il primo Centro contro le dipendenze patologiche. La comunità terapeutica nasce come risposta alle esigenze di chi soffre di disturbi comportamentali, ma non può assolutamente “perdere” due o tre anni per provare a stare meglio. «Con il Cedis (il Centro di ricerca e trattamento della dipendenza sessuale, fondato sempre da Cantelmi, ndr), di Roma, ci siamo resi conto che era ormai necessario pensare ad una struttura di ricovero totalmente immersiva e intensiva: due settimane al massimo, alle quali segue una settima al mese di follow up, per un periodo che va dai tre mesi a un anno», racconta lo psichiatra.
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Consiglio Lazio, Buschini: 'Regione all'avanguardia contro Gap'
Fonte: gioconews.it del 02/10/2018
Il capogruppo del Partito democratico del Lazio, Mauro Buschini, ribadisce impegno della Regione contro il Gap dopo approvazione del distanziometro. Tonino Cantelmi afferma: “I divieti servono, ma serve soprattutto un'accurata opera di prevenzione e di educazione dei giovanissimi: sta emergendo una generazione di ragazzi così abituata alla scommessa, all'azzardo e allo sballo da far impallidire i giocatori adulti”. Lo psichiatra romano Cantelmi è il coordinatore scientifico della Comunità terapeutica Sisifo, prima struttura in Italia ad approccio integrato per il trattamento della dipendenza da gioco d’azzardo e delle dipendenze comportamentali.
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Dipendenza da Gioco d'Azzardo, come combatterla? - Sisifo
Fonte: Radio Cusano Campus - ottobre 2018
Intervista al Dott. Emiliano Lambiase Psicologo e Psicoterapeuta e Coordinatore Comunità Terapeutica Sisifo per la cura delle dipendenze Comportamentali, sulla Dipendenze da gioco. www.cominitasisifo.it
ASCOLTA L'INTERVISTA
Sex addiction o ipersessualità: quando il piacere diventa sofferenza…
Fonte: puntofamoglia.net, articolo di Ida Grande
Cos’è la dipendenza sessuale? Come riconoscere i disturbi? Punto Famiglia lo ha chiesto a Tonino Cantelmi, psicologo, psicoterapeuta e coordinatore scientifico della “Comunità Sisifo” struttura specializzata nel trattamento delle dipendenze.L’obiettivo del progetto Sisifo è quello di offrire un percorso terapeutico-riabilitativo caratterizzato da un approccio integrato che permetta ad ogni paziente, nella sua unicità, di essere accolto sia nelle fasi di sofferenza acuta, in regime residenziale, sia nelle fasi successive con percorsi brevi residenziali e ambulatoriali.
ARTICOLO COMPLETO
Fonte: puntofamoglia.net, articolo di Ida Grande
Cos’è la dipendenza sessuale? Come riconoscere i disturbi? Punto Famiglia lo ha chiesto a Tonino Cantelmi, psicologo, psicoterapeuta e coordinatore scientifico della “Comunità Sisifo” struttura specializzata nel trattamento delle dipendenze.L’obiettivo del progetto Sisifo è quello di offrire un percorso terapeutico-riabilitativo caratterizzato da un approccio integrato che permetta ad ogni paziente, nella sua unicità, di essere accolto sia nelle fasi di sofferenza acuta, in regime residenziale, sia nelle fasi successive con percorsi brevi residenziali e ambulatoriali.
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Chattare è un po’ mentire? I micro-tradimenti
Fonte: Corriere della Sera del 20/01/2018
Mettere like alle foto, iscriversi a un sito di dating ma senza incontrare mai nessuno. I limiti (e i rischi) dei flirt online.«Con la diffusione di Internet sono nate le relazioni completamente virtuali, intense quanto quelle reali. Con l’avvento dei social siamo andati oltre: non distinguiamo più tra reale e virtuale», argomenta Tonino Cantelmi. Intervista di Greta Sclaunich per il "Corriere della Sera".
ARTICOLO COMPLETO
Fonte: Corriere della Sera del 20/01/2018
Mettere like alle foto, iscriversi a un sito di dating ma senza incontrare mai nessuno. I limiti (e i rischi) dei flirt online.«Con la diffusione di Internet sono nate le relazioni completamente virtuali, intense quanto quelle reali. Con l’avvento dei social siamo andati oltre: non distinguiamo più tra reale e virtuale», argomenta Tonino Cantelmi. Intervista di Greta Sclaunich per il "Corriere della Sera".
ARTICOLO COMPLETO
Dating online: la nuova frontiera delle relazioni
ARTICOLO COMPLETO
- Fonte: il Fatto Quotidiano del 16/01/2018
ARTICOLO COMPLETO
Haters, quando i network dell'umano si frantumano il web si espande
Fonte: DIRE - Notiziario settimanale Psicologia Roma, 27 giugno 2017
"Stiamo assistendo a un incremento dell'aggressivita' percepita e della crudelta'. Forse si commettono piu' o meno lo stesso numero di aggressioni, ma sono piu' crudeli. In particolare, c'e' una sorprendente crudelta' e aggressivita' nei bambini e negli adolescenti. Va dritto al punto, Tonino Cantelmi, presidente dell'Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale (Itci), che spiegando alla DIRE come mai stanno proliferando dentro e fuori la Rete i cosiddetti 'haters', esistono "due tipi di cyber-haters: gli occasionali (perche' puo' capitare a tutti) e gli addicts dell'odio (quelli che non ne possono piu' fare a meno, che utilizzano i social prevalentemente per aggredire)".
ARTICOLO COMPLETO
Fonte: DIRE - Notiziario settimanale Psicologia Roma, 27 giugno 2017
"Stiamo assistendo a un incremento dell'aggressivita' percepita e della crudelta'. Forse si commettono piu' o meno lo stesso numero di aggressioni, ma sono piu' crudeli. In particolare, c'e' una sorprendente crudelta' e aggressivita' nei bambini e negli adolescenti. Va dritto al punto, Tonino Cantelmi, presidente dell'Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale (Itci), che spiegando alla DIRE come mai stanno proliferando dentro e fuori la Rete i cosiddetti 'haters', esistono "due tipi di cyber-haters: gli occasionali (perche' puo' capitare a tutti) e gli addicts dell'odio (quelli che non ne possono piu' fare a meno, che utilizzano i social prevalentemente per aggredire)".
ARTICOLO COMPLETO
Come la tecnologia ci ha cambiato la vita!
Fonte: Punto Famiglia del 16/06/2017.
Quando la tecnologia irrompe nella vita di una persona la cambia in modo radicale. Costruisce un mondo da abitare. Alcuni studi testimoniano che già il cervello dei nostri bambini è diverso dal nostro. Un esempio è il calo dell’attenzione o della capacità di concentrarsi. L’altro cambiamento è l’immaginazione.
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Fonte: Punto Famiglia del 16/06/2017.
Quando la tecnologia irrompe nella vita di una persona la cambia in modo radicale. Costruisce un mondo da abitare. Alcuni studi testimoniano che già il cervello dei nostri bambini è diverso dal nostro. Un esempio è il calo dell’attenzione o della capacità di concentrarsi. L’altro cambiamento è l’immaginazione.
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Guida alla scelta del centro estivo giusto
Fonte: Il Fatto Quotidiano, 12 giugno 2017
Con la chiusura delle scuole i genitori che lavorano tornano a fare i conti con la complessa gestione dei propri figli. Nell’ attesa di trovare il centro estivo adatto al temperamento del proprio figlio, i genitori si avvalgono di tutti i volontari disposti a fornire un supporto. La prof.ssa Maria Beatrice Toro rilascia un’ intervista al Fatto Quotidiano in cui consiglia, nei primissimi giorni di vacanza, di lasciare ai bambini qualche momento di tranquillità, di rallentare le attività, di lasciare che si annoino un pò e di sperimentare il dolce far niente, magari in compagnia di un amichetto.
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Fonte: Il Fatto Quotidiano, 12 giugno 2017
Con la chiusura delle scuole i genitori che lavorano tornano a fare i conti con la complessa gestione dei propri figli. Nell’ attesa di trovare il centro estivo adatto al temperamento del proprio figlio, i genitori si avvalgono di tutti i volontari disposti a fornire un supporto. La prof.ssa Maria Beatrice Toro rilascia un’ intervista al Fatto Quotidiano in cui consiglia, nei primissimi giorni di vacanza, di lasciare ai bambini qualche momento di tranquillità, di rallentare le attività, di lasciare che si annoino un pò e di sperimentare il dolce far niente, magari in compagnia di un amichetto.
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È veramente pericoloso postare le foto dei propri figli su Facebook?
Fonte: Il Foglio 8 giugno 2017
Il Garante per la privacy lancia l'allarme pedopernografia e avverte i genitori. Ma, spiega il professor Cantelmi, “dovremmo preoccuparci piuttosto del sexting, un fenomeno in spaventosa crescita negli ultimi tempi. Si tratta della condivisione di selfie scattati in atteggiamenti sessuali espliciti e poi condivisi su chat e forum. In Italia questo è un fenomeno sul quale ci stiamo confrontando in questi mesi e secondo le nostre stime un giovane su tre lo pratica. Se c’è un problema che riguarda l’autoviolazione della privacy e l’abbassamento della soglia del pudore su cui dovrebbe concentrarsi anche il Garante è proprio questo”
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Fonte: Il Foglio 8 giugno 2017
Il Garante per la privacy lancia l'allarme pedopernografia e avverte i genitori. Ma, spiega il professor Cantelmi, “dovremmo preoccuparci piuttosto del sexting, un fenomeno in spaventosa crescita negli ultimi tempi. Si tratta della condivisione di selfie scattati in atteggiamenti sessuali espliciti e poi condivisi su chat e forum. In Italia questo è un fenomeno sul quale ci stiamo confrontando in questi mesi e secondo le nostre stime un giovane su tre lo pratica. Se c’è un problema che riguarda l’autoviolazione della privacy e l’abbassamento della soglia del pudore su cui dovrebbe concentrarsi anche il Garante è proprio questo”
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Monopoli, Taranto, Pontelangorino: perché i ragazzini non percepiscono le conseguenze reali del loro agire?
Fonte: Agenzia Sir del 08/05/2017
Per spiegare tanta crudeltà dobbiamo pensare ad un processo più radicale, che porta alla inesorabile accelerazione di una perdita dell’umano, una sorta di de-umanizzazione sociale (e social), dove le vittime, anziani o genitori o coetanei, sono spogliati dell’umano e oggettificati. Siamo più crudeli, perché i processi di de-umanizzazione sono più prepotenti, più pervasivi e più persistenti. E forse in questo il trionfo della tecnologia gioca un ruolo non proprio innocente. Articolo di Tonino Cantelmi.
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Fonte: Agenzia Sir del 08/05/2017
Per spiegare tanta crudeltà dobbiamo pensare ad un processo più radicale, che porta alla inesorabile accelerazione di una perdita dell’umano, una sorta di de-umanizzazione sociale (e social), dove le vittime, anziani o genitori o coetanei, sono spogliati dell’umano e oggettificati. Siamo più crudeli, perché i processi di de-umanizzazione sono più prepotenti, più pervasivi e più persistenti. E forse in questo il trionfo della tecnologia gioca un ruolo non proprio innocente. Articolo di Tonino Cantelmi.
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Vero o falso? Questo è il problema
Fonte: Copercom del 23/03/2017 e Agenzia Sir del 24/03/2017
Con l’intervento del professor Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, prosegue la riflessione lanciata dal Copercom sul Messaggio di Papa Francesco per la 51esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. “Le notizie, prima ancora di essere buone o cattive, sono veloci. Ai tempi dei social le notizie sono veloci, globali e virali. Ecco, credo che la questione debba partire da qui. Se tutto parte da qui la questione della buona/cattiva notizia è mal posta”, scrive Cantelmi.
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Fonte: Copercom del 23/03/2017 e Agenzia Sir del 24/03/2017
Con l’intervento del professor Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, prosegue la riflessione lanciata dal Copercom sul Messaggio di Papa Francesco per la 51esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. “Le notizie, prima ancora di essere buone o cattive, sono veloci. Ai tempi dei social le notizie sono veloci, globali e virali. Ecco, credo che la questione debba partire da qui. Se tutto parte da qui la questione della buona/cattiva notizia è mal posta”, scrive Cantelmi.
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Internet: la dipendenza dei Millennials
Fonte: L'opinione del 16/03/2017
“La verità è che stiamo tutti entrando nel tunnel”. Parola di Tonino Cantelmi, psichiatra e professore dell’unica cattedra di cyberpsicologia in Italia, secondo cui la dipendenza da internet colpisce proprio tutti e i numeri ne sono la prova. I dati raccolti dalla società statunitense Dscout’s parlano chiaro: in media tocchiamo lo schermo del nostro telefonino 2.617 volte al giorno, per un totale di circa cinque ore su ventiquattro. Una persona su dieci si preoccupa di controllare il telefono anche la notte e, lo conferma l’Istat, non sappiamo rinunciarvi nemmeno alla guida: quattro incidenti gravi su cinque sono, infatti, causati dall’uso compulsivo dei social al volante.
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Fonte: L'opinione del 16/03/2017
“La verità è che stiamo tutti entrando nel tunnel”. Parola di Tonino Cantelmi, psichiatra e professore dell’unica cattedra di cyberpsicologia in Italia, secondo cui la dipendenza da internet colpisce proprio tutti e i numeri ne sono la prova. I dati raccolti dalla società statunitense Dscout’s parlano chiaro: in media tocchiamo lo schermo del nostro telefonino 2.617 volte al giorno, per un totale di circa cinque ore su ventiquattro. Una persona su dieci si preoccupa di controllare il telefono anche la notte e, lo conferma l’Istat, non sappiamo rinunciarvi nemmeno alla guida: quattro incidenti gravi su cinque sono, infatti, causati dall’uso compulsivo dei social al volante.
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Tavolo nazionale psichiatria
Roma 25/02/2017 - Iniziativa promossa dall' ufficio per la Pastorale della salute Cei
L’Ufficio di Pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana con il suo direttore Don Carmine Arice, ha avviato un Tavolo nazionale sulla psichiatria che ha coinvolto i principali esperti italiana. Presenti all'incontro: Tonino Cantelmi, Alberto Siracusano, Luigi Janiri, Stefano Vicari, Giuseppe Nicolò, Maurizio Pompili, Benedetto Farina, Daniele La Barbera, Michele Ribolsi, Maria Beatrice Toro, Alessandra Laudato, Giovanni Battista Tura, Antonio Vita, Don Massimo Angelelli e Marina D'Amato. Il Sir ha proposto un breve resoconto dell'incontro.
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Roma 25/02/2017 - Iniziativa promossa dall' ufficio per la Pastorale della salute Cei
L’Ufficio di Pastorale della salute della Conferenza episcopale italiana con il suo direttore Don Carmine Arice, ha avviato un Tavolo nazionale sulla psichiatria che ha coinvolto i principali esperti italiana. Presenti all'incontro: Tonino Cantelmi, Alberto Siracusano, Luigi Janiri, Stefano Vicari, Giuseppe Nicolò, Maurizio Pompili, Benedetto Farina, Daniele La Barbera, Michele Ribolsi, Maria Beatrice Toro, Alessandra Laudato, Giovanni Battista Tura, Antonio Vita, Don Massimo Angelelli e Marina D'Amato. Il Sir ha proposto un breve resoconto dell'incontro.
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E' necessario ritornare all'umano
Fonte: Insieme gennaio 2017
Intervista al Prof. Cantelmi a cura di Salvatore D'Angelo. Nessun vaccino, solo buon senso. Questa la ricetta di Tonino Cantelmi per gestire la rivoluzione digitale che rischia di risucchiare la vita di giovani e adulti. I social - afferma Cantelmi nel corso dell'intervista - incidono in modo fatale: modificano l'assetto cognitivo, emotivo, affettivo e sociorelazionale. Nessun vaccino, solo buon senso.
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Fonte: Insieme gennaio 2017
Intervista al Prof. Cantelmi a cura di Salvatore D'Angelo. Nessun vaccino, solo buon senso. Questa la ricetta di Tonino Cantelmi per gestire la rivoluzione digitale che rischia di risucchiare la vita di giovani e adulti. I social - afferma Cantelmi nel corso dell'intervista - incidono in modo fatale: modificano l'assetto cognitivo, emotivo, affettivo e sociorelazionale. Nessun vaccino, solo buon senso.
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Cernilli (Doctor Wine), non accettabili toni violenti grandi chef in tv
Fonte: Ansa.it canale Terra e Gusto del 31/01/2017 – Cernilli (Doctor Wine) ha affermato che non sono accettabili i toni violenti dei grandi chef in tv, per il Prof. Cantelmi il linguaggio forte e crudo dei grandi chef “è una drammatizzazione ad arte, alla gente piace infatti quella forza, coraggio e severità che esce dalla loro bocca e che non si trova più nella società amorfa e melliflua di oggi”.
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Fonte: Ansa.it canale Terra e Gusto del 31/01/2017 – Cernilli (Doctor Wine) ha affermato che non sono accettabili i toni violenti dei grandi chef in tv, per il Prof. Cantelmi il linguaggio forte e crudo dei grandi chef “è una drammatizzazione ad arte, alla gente piace infatti quella forza, coraggio e severità che esce dalla loro bocca e che non si trova più nella società amorfa e melliflua di oggi”.
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Social media e social network intervista allo psichiatra Tonino Cantelmi
Fonte: Rado Alfa del 28/01/2017
La Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, che si è celebrata due giorni fa, ha organizzato per questa mattina, a Nocera Inferiore, un convegno sul tema “Social media, social network e deontologia giornalistica”. A discuterne è stato lo psichiatra Tonino Cantelmi, esperto dell’impatto digitale sulla mente umana, che si è soffermato sull’influenza dei social nella vita quotidiana professionale e familiare ma anche sul loro uso nella professione giornalistica.
Ascolta l’intervista di Tiziana Zurro
Fonte: Rado Alfa del 28/01/2017
La Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, che si è celebrata due giorni fa, ha organizzato per questa mattina, a Nocera Inferiore, un convegno sul tema “Social media, social network e deontologia giornalistica”. A discuterne è stato lo psichiatra Tonino Cantelmi, esperto dell’impatto digitale sulla mente umana, che si è soffermato sull’influenza dei social nella vita quotidiana professionale e familiare ma anche sul loro uso nella professione giornalistica.
Ascolta l’intervista di Tiziana Zurro
Cosa è la sessodipendenza
Fonte: In Terris del 25/01/2017
Intervista allo psichiatra Tonino Cantelmi. I soldi diminuiscono a vista d’occhio. O addirittura si truffa pur di averne. La concentrazione diventa quasi nulla. Le amicizie sono rare, superficiali o manipolative per ottenere più denaro. A lavoro si cercano mille scuse per assentarsi. Le bugie fioriscono in maniera incontrollabile in ogni ambito familiare, lavorativo e relazionale. E si finisce per essere sempre più isolati, spesso aggressivi senza ragione, con un delirio di onnipotenza che scade rapidamente, dopo ogni rapporto, nella svalutazione di sé.
ARTICOLO COMPLETO - Articolo in inglese WHAT’S SEX ADDICTION
Fonte: In Terris del 25/01/2017
Intervista allo psichiatra Tonino Cantelmi. I soldi diminuiscono a vista d’occhio. O addirittura si truffa pur di averne. La concentrazione diventa quasi nulla. Le amicizie sono rare, superficiali o manipolative per ottenere più denaro. A lavoro si cercano mille scuse per assentarsi. Le bugie fioriscono in maniera incontrollabile in ogni ambito familiare, lavorativo e relazionale. E si finisce per essere sempre più isolati, spesso aggressivi senza ragione, con un delirio di onnipotenza che scade rapidamente, dopo ogni rapporto, nella svalutazione di sé.
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Femminicidio, abusi, male senza senso, crudeltà: manca il senso di colpa
Fonte: Sir del 21/01/2017
La mancanza di sensi di colpa connota i comportamenti più antisociali: lo stupro, il vandalismo fine a se stesso, l’abuso di bimbi indifesi, la crudeltà e il male senza senso, il bullismo e la violenza fra pari, il femminicidio.
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Fonte: Sir del 21/01/2017
La mancanza di sensi di colpa connota i comportamenti più antisociali: lo stupro, il vandalismo fine a se stesso, l’abuso di bimbi indifesi, la crudeltà e il male senza senso, il bullismo e la violenza fra pari, il femminicidio.
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Fonte: Il Venerdì di Repubblica, 20 gennaio 2017
Le malattie psichiatriche in età evolutiva sono aumentate molto rispetto al passato ( parliamo di quasi quattro milioni di bambini e ragazzi e la cifra tende a crescere). Attualmente, nel panorama scientifico, si è diffuso un nuovo approccio terapeutico e preventivo: la mindfulness, ovvero la “piena consapevolezza”, concetto elaborato da Jon Kabat-Zinn. Oggi la mindfulness viene utilizzata con successo nella cura di diversi disturbi dell’età adulta ma può essere impiegata anche con i più piccoli (con alcuni accorgimenti naturalmente). Su questi principi la prof.ssa Maria Beatrice Toro ha scritto il suo libro “Crescere con la mindfulness. Una guida per bambini (e adulti) sotto pressione”, in cui illustra alcuni semplici esercizi da fare con i più piccoli. Proviamo a chiederci cosa rende felici i bambini…la risposta ce l’ha data quasi settant’anni fa Maria Montessori: la concentrazione. Ed è proprio su questo che agisce la mindfulness: attraverso la pratica è possibile imparare a stare sul qui ed ora, sul momento presente, sulle sensazioni corporee e sulle emozioni. E tutto ciò può essere fatto anche con i bambini, attraverso piccoli esercizi e giochi anche per poco tempo durante il giorno.
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Le malattie psichiatriche in età evolutiva sono aumentate molto rispetto al passato ( parliamo di quasi quattro milioni di bambini e ragazzi e la cifra tende a crescere). Attualmente, nel panorama scientifico, si è diffuso un nuovo approccio terapeutico e preventivo: la mindfulness, ovvero la “piena consapevolezza”, concetto elaborato da Jon Kabat-Zinn. Oggi la mindfulness viene utilizzata con successo nella cura di diversi disturbi dell’età adulta ma può essere impiegata anche con i più piccoli (con alcuni accorgimenti naturalmente). Su questi principi la prof.ssa Maria Beatrice Toro ha scritto il suo libro “Crescere con la mindfulness. Una guida per bambini (e adulti) sotto pressione”, in cui illustra alcuni semplici esercizi da fare con i più piccoli. Proviamo a chiederci cosa rende felici i bambini…la risposta ce l’ha data quasi settant’anni fa Maria Montessori: la concentrazione. Ed è proprio su questo che agisce la mindfulness: attraverso la pratica è possibile imparare a stare sul qui ed ora, sul momento presente, sulle sensazioni corporee e sulle emozioni. E tutto ciò può essere fatto anche con i bambini, attraverso piccoli esercizi e giochi anche per poco tempo durante il giorno.
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Duplice omicidio a Ferrara: Cantelmi (psichiatra), giovanissimi “quasi allenati a violenza” e genitori “sbiaditi”
Fonte: Agenzia Sir del 12/01/2017
Elaborare un piano così crudele, - afferma Cantelmi - fare a pezzi i propri genitori con un’ascia, tentare di eliminare le tracce del delitto e, cosa più drammatica, non provare nel modo più assoluto alcun senso di colpa…Beh, sembra sostanzialmente di vivere un videogioco”. Di qui l’amara constatazione: “Dobbiamo fare i conti con una realtà inquietante: stiamo facendo crescere una generazione quasi allenata alla violenza e incapace di accettare limiti e divieti”
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Fonte: Agenzia Sir del 12/01/2017
Elaborare un piano così crudele, - afferma Cantelmi - fare a pezzi i propri genitori con un’ascia, tentare di eliminare le tracce del delitto e, cosa più drammatica, non provare nel modo più assoluto alcun senso di colpa…Beh, sembra sostanzialmente di vivere un videogioco”. Di qui l’amara constatazione: “Dobbiamo fare i conti con una realtà inquietante: stiamo facendo crescere una generazione quasi allenata alla violenza e incapace di accettare limiti e divieti”
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Se il natalicidio dilaga, noi tutti credenti e non credenti concediamoci una grande tregua
Fonte: Sir 20/12/2016 di Tonino Cantelmi
Come avvenne nel 1914, quando i soldati tedeschi e britannici, su opposti fronti, anziché uccidersi decisero spontaneamente, senza alcun accordo, di fermarsi, di attraversare le trincee per incontrarsi nella terra di nessuno, per scambiarsi miseri cibi e poche cianfrusaglie a mo’ di dono, per celebrare qualche rito e per seppellire i caduti. E persino per giocare a calcio. Fu la grande tregua di Natale. Di cui tutti abbiamo un grande bisogno.
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Fonte: Sir 20/12/2016 di Tonino Cantelmi
Come avvenne nel 1914, quando i soldati tedeschi e britannici, su opposti fronti, anziché uccidersi decisero spontaneamente, senza alcun accordo, di fermarsi, di attraversare le trincee per incontrarsi nella terra di nessuno, per scambiarsi miseri cibi e poche cianfrusaglie a mo’ di dono, per celebrare qualche rito e per seppellire i caduti. E persino per giocare a calcio. Fu la grande tregua di Natale. Di cui tutti abbiamo un grande bisogno.
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Terremoto nel centro Italia: come si può gestire l’angoscia dei bambini?
Fonte: Il messaggero, 2 novembre 2016
Riassunto: le scosse di terremoto di questi giorni hanno toccato profondamente anche i bambini che sono impauriti e preoccupati. Compito degli adulti è offrire ai più piccoli la propria presenza autentica ed attenta, offrire rassicurazioni e permettere loro di esprimere con le parole che stanno vivendo e provando in questo periodo così delicato.
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Fonte: Il messaggero, 2 novembre 2016
Riassunto: le scosse di terremoto di questi giorni hanno toccato profondamente anche i bambini che sono impauriti e preoccupati. Compito degli adulti è offrire ai più piccoli la propria presenza autentica ed attenta, offrire rassicurazioni e permettere loro di esprimere con le parole che stanno vivendo e provando in questo periodo così delicato.
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I 5 nuovi diritti dei bambini di oggi
- Fonte: Ansa, 25 ottobre 2016 - I bambini di oggi sono impegnati in tantissime attività, hanno giornate piene e sono sommersi da una molteplicità di stimoli e richieste. Per questo possono sentire il peso eccessivo delle sfide che devono affrontare ogni giorno e necessitano, pertanto di nuovi ed aggiornati diritti dell’infanzia per essere tutelati.
Pedofilia, Francesco ha chiuso il cerchio. Perché anche un solo caso nella Chiesa è troppo
Fonte: Agenzia Sir del 06/06/2016
Il Papa ha varato una nuova disposizione che prevede la rimozione dei vescovi e dei superiori religiosi che si sono dimostrati negligenti nel "proteggere coloro che sono i più deboli tra le persone loro affidate". In particolare, nella lettera apostolica Motu Proprio il Pontefice stabilisce con più chiarezza rispetto al passato la procedura che, in base al canone 193 già esistente, può portare alla rimozione dei vescovi che compiono omissioni nel caso di sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori. Articolo tradotto in inglese: "Paedophilia, Francis has completed the circle, for even one case inside the Church is a case too many".
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Fonte: Agenzia Sir del 06/06/2016
Il Papa ha varato una nuova disposizione che prevede la rimozione dei vescovi e dei superiori religiosi che si sono dimostrati negligenti nel "proteggere coloro che sono i più deboli tra le persone loro affidate". In particolare, nella lettera apostolica Motu Proprio il Pontefice stabilisce con più chiarezza rispetto al passato la procedura che, in base al canone 193 già esistente, può portare alla rimozione dei vescovi che compiono omissioni nel caso di sacerdoti colpevoli di abusi sessuali su minori. Articolo tradotto in inglese: "Paedophilia, Francis has completed the circle, for even one case inside the Church is a case too many".
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Sara bruciata viva. Le fiamme hanno divorato anche la speranza di relazione
Fonte: Agenzia Sir del 31 maggio 2016
Un mix tragico e scioccante: crudeltà atroce, metamorfosi davvero troppo brutale e incomprensibile di un assassino che fino al giorno prima era un “bravo ragazzo”, indifferenza orribile e colpevole di testimoni occasionali, troppo vili o troppo distratti per trasformarsi in “eroi per caso”, inesorabile sottovalutazione dei segnali e invalicabilità di un orrido muro della non-comunicazione, barriera insuperabile tra la vittima e chi, amico, parente o collega, avrebbe potuto ricevere confidenze, lamenti e preoccupazioni.
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Fonte: Agenzia Sir del 31 maggio 2016
Un mix tragico e scioccante: crudeltà atroce, metamorfosi davvero troppo brutale e incomprensibile di un assassino che fino al giorno prima era un “bravo ragazzo”, indifferenza orribile e colpevole di testimoni occasionali, troppo vili o troppo distratti per trasformarsi in “eroi per caso”, inesorabile sottovalutazione dei segnali e invalicabilità di un orrido muro della non-comunicazione, barriera insuperabile tra la vittima e chi, amico, parente o collega, avrebbe potuto ricevere confidenze, lamenti e preoccupazioni.
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Il trauma dell’aborto
Fonte: CittaNuova.it del 23/05/2016.
Cosa accade in una donna che pratica l’aborto volontario, chirurgico o farmacologico? Un fragoroso silenzio avvolge la questione del rapporto tra salute mentale e interruzione volontaria della gravidanza. Un argomento delicato e scottante che Chiara d’Urbano affronta con serietà e competenza nel suo libro “La pietra della follia. Nuove frontiere della psicologia contemporanea, dialogando con Tonino Cantelmi” (Città Nuova, 2016).
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Fonte: CittaNuova.it del 23/05/2016.
Cosa accade in una donna che pratica l’aborto volontario, chirurgico o farmacologico? Un fragoroso silenzio avvolge la questione del rapporto tra salute mentale e interruzione volontaria della gravidanza. Un argomento delicato e scottante che Chiara d’Urbano affronta con serietà e competenza nel suo libro “La pietra della follia. Nuove frontiere della psicologia contemporanea, dialogando con Tonino Cantelmi” (Città Nuova, 2016).
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La dipendenza da Internet - Estratto del volume "La pietra della follia"
Fonte: CittaNuova.it del 09/05/2016
Trent’anni fa nasceva Internet. Con le sue molteplici possibilità di comunicazione, la realtà digitale ha radicalmente modificato la nostra vita e le nostre relazioni. Tonino Cantelmi è stato il primo psicologo in Italia a parlare di “nuove dipendenze” in relazione alla Rete. Chiara D’Urbano in dialogo con Cantelmi ne “La pietra della follia” (Città Nuova, 2016) ci offre una illuminante panoramica della questione.
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Fonte: CittaNuova.it del 09/05/2016
Trent’anni fa nasceva Internet. Con le sue molteplici possibilità di comunicazione, la realtà digitale ha radicalmente modificato la nostra vita e le nostre relazioni. Tonino Cantelmi è stato il primo psicologo in Italia a parlare di “nuove dipendenze” in relazione alla Rete. Chiara D’Urbano in dialogo con Cantelmi ne “La pietra della follia” (Città Nuova, 2016) ci offre una illuminante panoramica della questione.
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Caivano, assurda e ipocrita cecità. Ci hanno pensato i bambini a rompere l’omertà
Fonte: Agenzia Sir del 01/05/201 - Una vicenda angosciante che denuncia la totale incapacità di tutti di leggere i fatti: cosa hanno percepito le istituzioni, le scuole, gli oratori, gli ambulatori medici, i servizi, insomma i tanti luoghi in cui si articola e si interfaccia la nostra complessa società con eserciti di educatori, operatori sociali, professionisti della salute, volontari delle tante associazioni umanitarie, animatori di organismi pastorali, politici, uomini e donne delle istituzioni? Parco Verde era davvero un pianeta sideralmente distante da tutto, una sorta di isola inaccessibile?Sono stati i bambini, a Caivano, a rompere il muro dell’omertà e a scoperchiare i drammi nascosti e le crudeli atrocità. Sono stati i bambini a resistere ai tentativi di manipolazione degli adulti, che suggerivano loro di mentire come solo gli adulti sanno fare. Sono stati i bambini a ribellarsi alla violenza e a pagare con la vita il prezzo della ribellione. E gli adulti? O carnefici oppure silenziosi e omertosi spettatori. Comunque avviluppati in reticoli di complicità e di menzogne. Comunque incapaci di proteggere i piccoli. Ecco, in questo oltraggioso e paradossale contrasto si riassume la mostruosità di Caivano.
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Fonte: Agenzia Sir del 01/05/201 - Una vicenda angosciante che denuncia la totale incapacità di tutti di leggere i fatti: cosa hanno percepito le istituzioni, le scuole, gli oratori, gli ambulatori medici, i servizi, insomma i tanti luoghi in cui si articola e si interfaccia la nostra complessa società con eserciti di educatori, operatori sociali, professionisti della salute, volontari delle tante associazioni umanitarie, animatori di organismi pastorali, politici, uomini e donne delle istituzioni? Parco Verde era davvero un pianeta sideralmente distante da tutto, una sorta di isola inaccessibile?Sono stati i bambini, a Caivano, a rompere il muro dell’omertà e a scoperchiare i drammi nascosti e le crudeli atrocità. Sono stati i bambini a resistere ai tentativi di manipolazione degli adulti, che suggerivano loro di mentire come solo gli adulti sanno fare. Sono stati i bambini a ribellarsi alla violenza e a pagare con la vita il prezzo della ribellione. E gli adulti? O carnefici oppure silenziosi e omertosi spettatori. Comunque avviluppati in reticoli di complicità e di menzogne. Comunque incapaci di proteggere i piccoli. Ecco, in questo oltraggioso e paradossale contrasto si riassume la mostruosità di Caivano.
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Che cosa ha ucciso davvero Luca Varani?
Fonte: Donna Moderna 11 marzo 2016
Conosciamo lo scenario dell’omicidio al Collatino, anche attraverso l’agghiacciante verbale dell’interrogatorio di Marco Prato, uno dei due killer di Luca Varani, ma che ruolo ha giocato il poliabuso di sostanze e alcool? In questa raccapricciante vicenda, infatti, l’omicidio matura all’interno di un party chimico in cui sesso e droga si mescolano generando un cocktail letale costato la vita a un ventitreenne. Le sostanze stupefacenti assunte dai due, in questo caso, hanno avuto un ruolo cruciale contribuendo a generare una disinibizione sessuale e a scatenare gli istinti aggressivi più profondi. Elementi, questi ultimi, che si sarebbero potuti contenere o reprimere senza il potente effetto del poliabuso di sostanze che ha evidentemente contribuito a rendere i due più audaci e meno sensibili. La cornice in cui questa vicenda si inserisce – continua la Prof.ssa Toro intervistata ai microfoni di teleradiostereo – al di là delle considerazioni esistenziali, è quella di un delitto a sfondo sessuale. Dunque, visto il piacere che il criminale ne trae e data l’incapacità di provare pietà per la vittima, un reato ad alto rischio di serialità. Fondamentale, allora, non fare degli imputati due star dell’orrore: meglio aprire uno spazio di riflessione.
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Fonte: Donna Moderna 11 marzo 2016
Conosciamo lo scenario dell’omicidio al Collatino, anche attraverso l’agghiacciante verbale dell’interrogatorio di Marco Prato, uno dei due killer di Luca Varani, ma che ruolo ha giocato il poliabuso di sostanze e alcool? In questa raccapricciante vicenda, infatti, l’omicidio matura all’interno di un party chimico in cui sesso e droga si mescolano generando un cocktail letale costato la vita a un ventitreenne. Le sostanze stupefacenti assunte dai due, in questo caso, hanno avuto un ruolo cruciale contribuendo a generare una disinibizione sessuale e a scatenare gli istinti aggressivi più profondi. Elementi, questi ultimi, che si sarebbero potuti contenere o reprimere senza il potente effetto del poliabuso di sostanze che ha evidentemente contribuito a rendere i due più audaci e meno sensibili. La cornice in cui questa vicenda si inserisce – continua la Prof.ssa Toro intervistata ai microfoni di teleradiostereo – al di là delle considerazioni esistenziali, è quella di un delitto a sfondo sessuale. Dunque, visto il piacere che il criminale ne trae e data l’incapacità di provare pietà per la vittima, un reato ad alto rischio di serialità. Fondamentale, allora, non fare degli imputati due star dell’orrore: meglio aprire uno spazio di riflessione.
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La risposta al terrificante omicidio di Roma va trovata nella ricerca di emozioni forti
Fonte agenzia SIR - 8 marzo 2016
“Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa". E' quanto Manuel Foffo, ha raccontato al giudice in relazione all'omicidio di Luca Varani, avvenuto a Roma con modalità troppo crudeli nel corso di un festino a base di droga e alcol. La risposta della psichiatra è che potrebbe trattarsi di sensation seeking, ovvero di ricerca di emozioni forti. Molto diffusa fra i giovani di oggi. Non bisogna cedere alla disumanità spettacolarizzando l'evento. Cercare briciole di umanità per ripartire. Articolo di Tonino Cantelmi.
Fonte agenzia SIR - 8 marzo 2016
“Volevamo uccidere qualcuno solo per vedere che effetto fa". E' quanto Manuel Foffo, ha raccontato al giudice in relazione all'omicidio di Luca Varani, avvenuto a Roma con modalità troppo crudeli nel corso di un festino a base di droga e alcol. La risposta della psichiatra è che potrebbe trattarsi di sensation seeking, ovvero di ricerca di emozioni forti. Molto diffusa fra i giovani di oggi. Non bisogna cedere alla disumanità spettacolarizzando l'evento. Cercare briciole di umanità per ripartire. Articolo di Tonino Cantelmi.
I benefici della mindfulness
Fonte: Donna Moderna
La Mindfulness è uno strumento di consapevolezza ed è sempre più frequente il ricorso alla mindfulness come pratica in grado di innescare processi di autoguarigione. Uno studio dell’Univesità di Calgary dimostra come la mindfulness riduca l’impatto negativo che la patologia ha sulla vita dei pazienti e di chi li assiste. È inoltre ampliamente provato l’effetto che essa produce sulla psiche migliorando anche i sintomi depressivi. La meditazione migliora la performance cognitiva aumentando la capacità di concentrazione, attenzione e Memoria.
Articolo Completo
Fonte: Donna Moderna
La Mindfulness è uno strumento di consapevolezza ed è sempre più frequente il ricorso alla mindfulness come pratica in grado di innescare processi di autoguarigione. Uno studio dell’Univesità di Calgary dimostra come la mindfulness riduca l’impatto negativo che la patologia ha sulla vita dei pazienti e di chi li assiste. È inoltre ampliamente provato l’effetto che essa produce sulla psiche migliorando anche i sintomi depressivi. La meditazione migliora la performance cognitiva aumentando la capacità di concentrazione, attenzione e Memoria.
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Lo psicologo? Su misura
Fonte: D inserto di "la Repubblica" del 23/01/2016
Una richiesta su due al medico di base riguarda una sofferenza dell’anima, e i professionisti crescono al ritmo di 5000 l’anno. Ma ogni disagio vuole il suo referente ideale. D di la Repubblica dedica un'interessante articolo per orientare i lettori alla scelta di uno specialista serio, per questo raccoglie anche il parere del Dott. Emiliano Lambiase, coordinatore dell' ITCI - Istituto di terapia Cognitivo - interpersonale del Prof. Cantelmi. d.repubblica.it
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Fonte: D inserto di "la Repubblica" del 23/01/2016
Una richiesta su due al medico di base riguarda una sofferenza dell’anima, e i professionisti crescono al ritmo di 5000 l’anno. Ma ogni disagio vuole il suo referente ideale. D di la Repubblica dedica un'interessante articolo per orientare i lettori alla scelta di uno specialista serio, per questo raccoglie anche il parere del Dott. Emiliano Lambiase, coordinatore dell' ITCI - Istituto di terapia Cognitivo - interpersonale del Prof. Cantelmi. d.repubblica.it
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Ti prendo in moglie per sempre… anzi no
Fonte: Punto Famiglia 16 Dicembre 2015
Costruire la casa del Noi, un cammino pieno di insidie per una coppia e soprattutto per noi generazione del Terzo Millennio, inseriti in un contesto di narcisismo e amicizie light a portata di click. Punto famiglia riporta un articolo del Prof. Tonino Cantelmi. Articolo completo
Fonte: Punto Famiglia 16 Dicembre 2015
Costruire la casa del Noi, un cammino pieno di insidie per una coppia e soprattutto per noi generazione del Terzo Millennio, inseriti in un contesto di narcisismo e amicizie light a portata di click. Punto famiglia riporta un articolo del Prof. Tonino Cantelmi. Articolo completo
17enne uccide la madre perché le aveva tolto computer e telefonino- Tonino Cantelmi ad Uno Mattina
Fonte: Uno Mattina del 30/10/2015
Ha ucciso la madre perché le aveva tolto il cellulare e il computer dopo l'ennesimo brutto voto a scuola. Un affronto troppo grande per lei che ha deciso di "punire" la propria madre sparandole un colpo in testa. Tonino Cantelmi, psichiatra da sempre impegnato nello studio dell'impatto della tecnologia sulla mente umana, commenta l'accaduto con i giornalisti di Uno Mattina. Garda il video
Fonte: Uno Mattina del 30/10/2015
Ha ucciso la madre perché le aveva tolto il cellulare e il computer dopo l'ennesimo brutto voto a scuola. Un affronto troppo grande per lei che ha deciso di "punire" la propria madre sparandole un colpo in testa. Tonino Cantelmi, psichiatra da sempre impegnato nello studio dell'impatto della tecnologia sulla mente umana, commenta l'accaduto con i giornalisti di Uno Mattina. Garda il video
CONSAPEVOLEZZA CONTRO L’EFFETTO PSICOSI DA ATTENTATO
Fonte: il messaggero del 18/11/2015E’ uscita ieri sul quotidiano Il Messaggero, ripresa anche dal Mattino, un intervista della Giornalista Maria Lombardi alla Prof.ssa Maria Beatrice Toro, autrice insieme a Stefano Serafinelli del libro “Mindfulness Insieme. Coltivare la consapevolezza con se stessi, in coppia, sul lavoro”.
La prof.ssa Toro sostiene che in un momento storico come questo che stiamo vivendo, caratterizzato dalla costante paura che rischia di accompagnare ogni respiro, meditare può essere un sollievo poichè aiuta ad alleggerire gli attimi di tensione, a fare in modo che la paura non diventi uno stress cronico o una psicosi con tutte le conseguenze per il fisico che tale stato comporta.
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Fonte: il messaggero del 18/11/2015E’ uscita ieri sul quotidiano Il Messaggero, ripresa anche dal Mattino, un intervista della Giornalista Maria Lombardi alla Prof.ssa Maria Beatrice Toro, autrice insieme a Stefano Serafinelli del libro “Mindfulness Insieme. Coltivare la consapevolezza con se stessi, in coppia, sul lavoro”.
La prof.ssa Toro sostiene che in un momento storico come questo che stiamo vivendo, caratterizzato dalla costante paura che rischia di accompagnare ogni respiro, meditare può essere un sollievo poichè aiuta ad alleggerire gli attimi di tensione, a fare in modo che la paura non diventi uno stress cronico o una psicosi con tutte le conseguenze per il fisico che tale stato comporta.
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Proponiamo una serie di articoli scritti dal prof.ssa Toro e riportati su donna Moderna:
Psico – decluttering !
La tendenza a conservare abiti, oggetti, lettere, riviste, finisce prima o poi per generare in casa, in ufficio o anche in macchina, un accumulo di cose futili che rendono invivibili e caotici i luoghi in cui vengono conservate. Questo stato di disordine interessa la nostra vita sicuramente a livello materiale (abiti, armadi, oggetti vari che ingombrano la casa rendendola inospitale), ma può affliggerci anche a livello interiore.
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Comunicazione non verbale: leader o follower?
La vestemica è quella branca dello studio della comunicazione non verbale che riguarda i messaggi che inviamo attraverso il modo di vestire.
Chi è fedele anche in ufficio a un look informale, mostra sicurezza, autonomia e ha la tempra del leader. Purchè non esageri, perchè allora significherebbe il contrario: esibizionismo che maschera le insicurezze (da Donna Moderna, articolo di Silvia Calvi). Secondo Beatrice Toro conoscere i principi base della vestemica può essere d’aiuto, anche se, ovviamente, è fondamentale restare fedeli a se stessi.
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Psico – decluttering !
La tendenza a conservare abiti, oggetti, lettere, riviste, finisce prima o poi per generare in casa, in ufficio o anche in macchina, un accumulo di cose futili che rendono invivibili e caotici i luoghi in cui vengono conservate. Questo stato di disordine interessa la nostra vita sicuramente a livello materiale (abiti, armadi, oggetti vari che ingombrano la casa rendendola inospitale), ma può affliggerci anche a livello interiore.
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Comunicazione non verbale: leader o follower?
La vestemica è quella branca dello studio della comunicazione non verbale che riguarda i messaggi che inviamo attraverso il modo di vestire.
Chi è fedele anche in ufficio a un look informale, mostra sicurezza, autonomia e ha la tempra del leader. Purchè non esageri, perchè allora significherebbe il contrario: esibizionismo che maschera le insicurezze (da Donna Moderna, articolo di Silvia Calvi). Secondo Beatrice Toro conoscere i principi base della vestemica può essere d’aiuto, anche se, ovviamente, è fondamentale restare fedeli a se stessi.
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Bellezza e… gentilezza
Fonte: Glamour.it del 29 ottobre 2015
La psicologa e psicoterapeuta Maria Beatrice Toro racconta uno degli aspetti della “Mindfulness insieme”, su cui ha appena scritto un libro insieme a Stefano Serafinelli (Le Comete FrancoAngeli). Per una maggiore consapevolezza del sé, la dottoressa Toro vuole porre l’attenzione sul rapporto con gli altri, “perché da come trattiamo l’altro si capisce anche il rapporto che abbiamo con noi stessi e viceversa”. Con la meditazione della gentilezza basta un piccolo atto di volontà: si comincia con l’augurio di felicità e benessere per sé, poi si rivolge lo stesso augurio agli altri, prima ai propri cari, poi ai conoscenti, infine a tutti. “La bellezza si afferma anche quando si riconosce la bellezza negli altri”, ricorda la psicologa.
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Fonte: Glamour.it del 29 ottobre 2015
La psicologa e psicoterapeuta Maria Beatrice Toro racconta uno degli aspetti della “Mindfulness insieme”, su cui ha appena scritto un libro insieme a Stefano Serafinelli (Le Comete FrancoAngeli). Per una maggiore consapevolezza del sé, la dottoressa Toro vuole porre l’attenzione sul rapporto con gli altri, “perché da come trattiamo l’altro si capisce anche il rapporto che abbiamo con noi stessi e viceversa”. Con la meditazione della gentilezza basta un piccolo atto di volontà: si comincia con l’augurio di felicità e benessere per sé, poi si rivolge lo stesso augurio agli altri, prima ai propri cari, poi ai conoscenti, infine a tutti. “La bellezza si afferma anche quando si riconosce la bellezza negli altri”, ricorda la psicologa.
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Stalking e Femminicidio
Fonte: Teleradiostereo e Teleroma56 del 28 ottobre 20
Marco Fabriani, Direttore delle trasmissioni radiofoniche Radio Olympia e Teleradiostereo, intervista la Prof.ssa Maria Beatrice Toro sul fenomeno del femminicidio. In particolare si parla del caso dell'infermiera incinta di Siracusa, Eligia Ardita, uccisa all'età di 38 anni dal marito nel mese di gennaio 2015.
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Fonte: Teleradiostereo e Teleroma56 del 28 ottobre 20
Marco Fabriani, Direttore delle trasmissioni radiofoniche Radio Olympia e Teleradiostereo, intervista la Prof.ssa Maria Beatrice Toro sul fenomeno del femminicidio. In particolare si parla del caso dell'infermiera incinta di Siracusa, Eligia Ardita, uccisa all'età di 38 anni dal marito nel mese di gennaio 2015.
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Proponiamo una serie di articoli scritti dal prof. Cantelmi e riportati dall'Agenzia Sir:
Ultrasessantenni dal divorzio facile
Fonte: Agenzia Sir del 27 ottobre 2015
I dati Istat parlano chiaro: un raddoppio nei primi dieci anni del terzo millennio. Sono gli "young-old people", molto attenti alle dimensioni corporea ed estetica. Fanno nuove amicizie, cercano relazioni, avventure ed emozioni. Inseguono modelli giovanili e cercano nuovi amori. Ma pesa anche l'incapacità di reggere il conflitto che viene immediatamente interpretato come la fine della relazione. Leggi tutto
Il segreto della felicità nel ritmo dei più deboli
Fonte: Agenzia Sir del 20 ottobre 2015
La postmodernità nella quale siamo immersi suggerisce di rinunciare ad avere criteri (cioè dimensioni di senso ben definite). Ma questa rinuncia ha un prezzo: l'infelicità. Ci sono studi recenti, invece, che correlano la felicità con il possedere un ''criterio'' per scegliere. Avere un criterio per scegliere rimanda ad altro: avere un progetto, delle idee, una identità. Leggi tutto
Mutevolezza dell'esserci e crollo del "per sempre"
Fonte: Agenzia Sir del 5 ottobre 2015
Costruire dimensioni identitarie e di senso stabili e non ambigue, instaurare relazioni solide e che si dispiegano lungo progetti esistenziali che consentono l'apertura alla generatività e all’oblatività, sono ancora, in ultima analisi, l'unico orizzonte di speranza che si apre per l'uomo del terzo millennio, immerso nel cupo e doloroso paradigma della tecnoliquidità. Leggi tutto
Ultrasessantenni dal divorzio facile
Fonte: Agenzia Sir del 27 ottobre 2015
I dati Istat parlano chiaro: un raddoppio nei primi dieci anni del terzo millennio. Sono gli "young-old people", molto attenti alle dimensioni corporea ed estetica. Fanno nuove amicizie, cercano relazioni, avventure ed emozioni. Inseguono modelli giovanili e cercano nuovi amori. Ma pesa anche l'incapacità di reggere il conflitto che viene immediatamente interpretato come la fine della relazione. Leggi tutto
Il segreto della felicità nel ritmo dei più deboli
Fonte: Agenzia Sir del 20 ottobre 2015
La postmodernità nella quale siamo immersi suggerisce di rinunciare ad avere criteri (cioè dimensioni di senso ben definite). Ma questa rinuncia ha un prezzo: l'infelicità. Ci sono studi recenti, invece, che correlano la felicità con il possedere un ''criterio'' per scegliere. Avere un criterio per scegliere rimanda ad altro: avere un progetto, delle idee, una identità. Leggi tutto
Mutevolezza dell'esserci e crollo del "per sempre"
Fonte: Agenzia Sir del 5 ottobre 2015
Costruire dimensioni identitarie e di senso stabili e non ambigue, instaurare relazioni solide e che si dispiegano lungo progetti esistenziali che consentono l'apertura alla generatività e all’oblatività, sono ancora, in ultima analisi, l'unico orizzonte di speranza che si apre per l'uomo del terzo millennio, immerso nel cupo e doloroso paradigma della tecnoliquidità. Leggi tutto
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Bambini e media: uso e abuso - Rassegna Stampa
Fonte: Ansa del 28/09/2015 -Il 28 settembre 2015 si è svolto il convegno "Bambini e media: uso e abuso". Tra i relatori: Tonino Cantelmi, Paolo Bonolis, Caterina Chinnici, Marco Meliti, Paolo Graldi, Marina D’Amato, Augusta Iannini, Massimo Martinelli e Simonetta Matone. Riportiamo uno breve rassegna stampa dell’incontro e il servizio che il TG1 ha dedicato all'incontro. Leggi Tutto |
Il sexting in Italia si fa all'oscuro dei genitori
Fonte: Magazine delle donne del 7/9/2015
Un'indagine Ue rivela che solo il 15% dei genitori italiani è consapevole delle esperienze di sexting dei propri figli: una percentuale tra le più basse (e preoccupanti) d'Europa. L'indagine "La dieta mediatica dei nostri figli", presentata da Moige e Polizia postale e delle comunicazioni e condotta dal professor Tonino Cantelmi, aveva rivelato che un minore su tre fa nuove conoscenze online e accetta amicizie da estranei e uno su cinque decide poi di conoscere di persona gli sconosciuti.
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Fonte: Magazine delle donne del 7/9/2015
Un'indagine Ue rivela che solo il 15% dei genitori italiani è consapevole delle esperienze di sexting dei propri figli: una percentuale tra le più basse (e preoccupanti) d'Europa. L'indagine "La dieta mediatica dei nostri figli", presentata da Moige e Polizia postale e delle comunicazioni e condotta dal professor Tonino Cantelmi, aveva rivelato che un minore su tre fa nuove conoscenze online e accetta amicizie da estranei e uno su cinque decide poi di conoscere di persona gli sconosciuti.
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Sempre più connessi, sempre più depressi
Fonte: Punto famiglia Luglio - Agosto 2015
Una ragazzina di 15 anni si accorge dello sconforto del padre. L’uomo sta per impiccarsi e anzi lo fa. La ragazza irrompe nella stanza e, gridando aiuto, lo sorregge per le gambe, impedendogli di soffocare. L’ uomo si salverà. È accaduto pochi mesi fa in Italia. Su questo drammatico fatto di cronaca "Punto famiglia" raccoglie le riflessioni del Prof. Cantelmi.
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Fonte: Punto famiglia Luglio - Agosto 2015
Una ragazzina di 15 anni si accorge dello sconforto del padre. L’uomo sta per impiccarsi e anzi lo fa. La ragazza irrompe nella stanza e, gridando aiuto, lo sorregge per le gambe, impedendogli di soffocare. L’ uomo si salverà. È accaduto pochi mesi fa in Italia. Su questo drammatico fatto di cronaca "Punto famiglia" raccoglie le riflessioni del Prof. Cantelmi.
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Le pillole non bastano all'anima
Fonte: acqua e sapone - Giugno 2015
La rivista Io acqua e sapone nella rubriba "benessere" riporta un interessante articolo sui disagi psicologici dei nostri tempi. Tra gli esperti intervistati il Prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta di Roma. «Un adulto su quattro - afferma il prof Cantelmi - ha bisogno di cure psichiatriche nel corso della vita, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, e nel 2020 la depressione sarà la prima causa di disabilità: stiamo costruendo un mondo che favorisce la malattia psichiatrica» e prosegue «Le terapie farmacologiche non vanno demonizzate, ma di sicuro scoprire i rapporti umani e la psicoterapia è la risposta più importante. Non bisogna vergognarsi del proprio disagio e di ammettere la fragilità, è necessario fondamentalmente ricostruire i legami affettivi, le trame relazionali».
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Fonte: acqua e sapone - Giugno 2015
La rivista Io acqua e sapone nella rubriba "benessere" riporta un interessante articolo sui disagi psicologici dei nostri tempi. Tra gli esperti intervistati il Prof. Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta di Roma. «Un adulto su quattro - afferma il prof Cantelmi - ha bisogno di cure psichiatriche nel corso della vita, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, e nel 2020 la depressione sarà la prima causa di disabilità: stiamo costruendo un mondo che favorisce la malattia psichiatrica» e prosegue «Le terapie farmacologiche non vanno demonizzate, ma di sicuro scoprire i rapporti umani e la psicoterapia è la risposta più importante. Non bisogna vergognarsi del proprio disagio e di ammettere la fragilità, è necessario fondamentalmente ricostruire i legami affettivi, le trame relazionali».
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Femminicidio: ecco i campanelli d’allarme
Fonte: Punto Famiglia Maggio 2015 Uccise perché donne. E uccise da una persona che in un tempo passato le ha amate, forse troppo e forse male. Questo è il femminicidio: l’omicidio di una donna, che matura nell’ambito di una relazione di amore in fase di deriva. Cosa possiamo fare per arginare questo fenomeno? LEGGI TUTTO L'ARTICOLO |
Tecnomediazione della relazione nella postmodernità liquida
Fonte: 26 maggio 2015 - Agenzia stampa Dire La Newsletter Psicologia del 26/05/2015 di Dire.it è dedicata alle nuove e vecchie dipendenze, raccoglie molti articoli interessanti e tra questi anche quello del Prof. Tonino Cantelmi dal titolo Tecnomediazione della relazione nella postmodernità liquida. LEGGI TUTTO L' ARTICOLO |
La Banda dell'acido
Fonte: Fatti vostri del 06/05/15 - Trasmissione televisiva Rai condotta da Magalli
Una coppia diabolica, aiutata da un complice, ha ideato un piano per punire gli ex di lei: sfregiarli con l'acido. Tre giovani uomini hanno subito tale punizione. Magalli nella Trasmissione "I fatti vostri", in onda su RAI 2, chiede un parere allo psichiatra Prof. Tonino Cantelmi.
Guarda l'intervista sul sito della RAI
Fonte: Fatti vostri del 06/05/15 - Trasmissione televisiva Rai condotta da Magalli
Una coppia diabolica, aiutata da un complice, ha ideato un piano per punire gli ex di lei: sfregiarli con l'acido. Tre giovani uomini hanno subito tale punizione. Magalli nella Trasmissione "I fatti vostri", in onda su RAI 2, chiede un parere allo psichiatra Prof. Tonino Cantelmi.
Guarda l'intervista sul sito della RAI
Premio Ara Pacis 2015, Tonino Cantelmi premia l'Unesco
Il 24 Aprile 2015 si è svolto il Premio Nazionale Ara Pacis. Quest'anno il presidente in carica, Tonino Cantelmi, ha consegnato il Premio all' UNESCO, ritirato dal Prof. G. Puglisi, direttore Generale Unesco Italia, che ha affermato "questo premio rende l’UNESCO un po’ più forte, la pace un po’ più vicina e il peso delle responsabilità un po’ meno grave". Tra gli ospiti S.E. Mons Leuzzi e il Governatore del Distretto 2080 RI Ing. C. Noto La Diega. Nella Prima parte dell'evento si è tenuta la presentazione progetto Ambasciatori della Cultura.
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Il 24 Aprile 2015 si è svolto il Premio Nazionale Ara Pacis. Quest'anno il presidente in carica, Tonino Cantelmi, ha consegnato il Premio all' UNESCO, ritirato dal Prof. G. Puglisi, direttore Generale Unesco Italia, che ha affermato "questo premio rende l’UNESCO un po’ più forte, la pace un po’ più vicina e il peso delle responsabilità un po’ meno grave". Tra gli ospiti S.E. Mons Leuzzi e il Governatore del Distretto 2080 RI Ing. C. Noto La Diega. Nella Prima parte dell'evento si è tenuta la presentazione progetto Ambasciatori della Cultura.
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Sentimento, la civiltà contro la tecnocrazia
Fonte: Romasette.it del 13/03/2015 - Proponiamo il resoconto del convegno “L’Elogio del sentimento. La visione ebraica e cristiana", che si è svolto ieri a Cassino, proposta da Roasatte.it. Il simposio, organizzato dalla Conferenza Episcopale Laziale Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo, ha visto la partecipazione del Prof. Tonino Cantelmi, di Mons. Gerardo Antonazzo, del Prof. Vittorino Andreoli, del Rav Benedetto Carucci Viterbi, del Pastore Eugenio Bernardini, di S. E. Mons. Ambrogio Spreafico e del giornalista Alessio Porcu.
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Fonte: Romasette.it del 13/03/2015 - Proponiamo il resoconto del convegno “L’Elogio del sentimento. La visione ebraica e cristiana", che si è svolto ieri a Cassino, proposta da Roasatte.it. Il simposio, organizzato dalla Conferenza Episcopale Laziale Commissione per l’Ecumenismo e il Dialogo, ha visto la partecipazione del Prof. Tonino Cantelmi, di Mons. Gerardo Antonazzo, del Prof. Vittorino Andreoli, del Rav Benedetto Carucci Viterbi, del Pastore Eugenio Bernardini, di S. E. Mons. Ambrogio Spreafico e del giornalista Alessio Porcu.
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Internet Safer Day, più minori vittime del cyberbullismo
Li chiamano "nativi digitali", ma il vantaggio informatico che acquisiscono rispetto ai loro genitori non li rende immuni dalle insidie della Rete. Anzi, nel 2014 sono aumentate, tra i minori, le vittime di cyberbullismo e si potrebbe stimare un volume reale di casi "5-6 volte" superiore rispetto a quelli denunciati. I giovani internauti si rivelano così utenti vulnerabili e "poco consapevoli". Secondo la ricerca - commissionata dal Moige e condotta dal professor Tonino Cantelmi dell'Università Lumsa - 1 ragazzo su 3 accetta online amicizie da estranei e 1 su 5 incontra questi sconosciuti anche offline. In occasione del Safer Internet Day 2015, è stata presentata a Roma, al Viminale, la quarta edizione del progetto "Per un web sicuro", promosso dal Moige (Movimento italiano genitori) e dalla Polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con Trend Micro, Cisco, Hp, Vodafone e con Google Italia. Anche quest’anno la campagna del MOIGE si avvale del concreto supporto di un’indagine, dal titolo “La dieta mediatica dei nostri figli”, condotta da Tonino Cantelmi.
Proponiamo una rassegna stampa della notizia
Li chiamano "nativi digitali", ma il vantaggio informatico che acquisiscono rispetto ai loro genitori non li rende immuni dalle insidie della Rete. Anzi, nel 2014 sono aumentate, tra i minori, le vittime di cyberbullismo e si potrebbe stimare un volume reale di casi "5-6 volte" superiore rispetto a quelli denunciati. I giovani internauti si rivelano così utenti vulnerabili e "poco consapevoli". Secondo la ricerca - commissionata dal Moige e condotta dal professor Tonino Cantelmi dell'Università Lumsa - 1 ragazzo su 3 accetta online amicizie da estranei e 1 su 5 incontra questi sconosciuti anche offline. In occasione del Safer Internet Day 2015, è stata presentata a Roma, al Viminale, la quarta edizione del progetto "Per un web sicuro", promosso dal Moige (Movimento italiano genitori) e dalla Polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con Trend Micro, Cisco, Hp, Vodafone e con Google Italia. Anche quest’anno la campagna del MOIGE si avvale del concreto supporto di un’indagine, dal titolo “La dieta mediatica dei nostri figli”, condotta da Tonino Cantelmi.
Proponiamo una rassegna stampa della notizia
Chirurgia estetica: perfezionismo patologico o
difetto reale?
Fonte: Confidenze 16 ottobre 2014La psicoterapeuta, Maria Beatrice Toro, in un articolo pubblicato su “Confidenze”, sostiene che “cambiare la propria immagine non è sufficiente per risolvere i nodi interiori” – e continua sostenendo che – “A tutti piace avere un aspetto gradevole e curato ma occorre distinguere tra chi si rivolge al chirurgo per un inestetismo o un difetto reale, che a ragion del vero, provoca uno stato di disagio, e chi è vittima del proprio perfezionismo. Tutto dipende dal rapporto che si ha con il proprio corpo e con la vita. Una donna ossessionata da quelli che reputa insopportabili difetti (e che, spesso, vede lei sola) non riesce a provare gioia di vivere. E, invece di indagare sulle ragioni della sua insoddisfazione, insiste per cambiare immagine. Ma non c’è soluzione: questa donna sarà destinata a ritrovarsi ancora scontenta, con il rischio di finire nel gorgo degli interventi a ripetizione. A volte dietro l’ossessione per la perfezione fisica c’è anche un senso di vuoto. Si modifica il proprio aspetto per non pensare, per fuggire dai propri nodi interiori. Ma non si può fuggire da se stessi e, finché non si affrontano le proprie insicurezze, nessun intervento potrà dare la felicità. La vita non è una prestazione, una competizione o una gara di bellezza, ma un’esperienza ricca e complessa, da assaporare fino in fondo ogni giorno».
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Fonte: Confidenze 16 ottobre 2014La psicoterapeuta, Maria Beatrice Toro, in un articolo pubblicato su “Confidenze”, sostiene che “cambiare la propria immagine non è sufficiente per risolvere i nodi interiori” – e continua sostenendo che – “A tutti piace avere un aspetto gradevole e curato ma occorre distinguere tra chi si rivolge al chirurgo per un inestetismo o un difetto reale, che a ragion del vero, provoca uno stato di disagio, e chi è vittima del proprio perfezionismo. Tutto dipende dal rapporto che si ha con il proprio corpo e con la vita. Una donna ossessionata da quelli che reputa insopportabili difetti (e che, spesso, vede lei sola) non riesce a provare gioia di vivere. E, invece di indagare sulle ragioni della sua insoddisfazione, insiste per cambiare immagine. Ma non c’è soluzione: questa donna sarà destinata a ritrovarsi ancora scontenta, con il rischio di finire nel gorgo degli interventi a ripetizione. A volte dietro l’ossessione per la perfezione fisica c’è anche un senso di vuoto. Si modifica il proprio aspetto per non pensare, per fuggire dai propri nodi interiori. Ma non si può fuggire da se stessi e, finché non si affrontano le proprie insicurezze, nessun intervento potrà dare la felicità. La vita non è una prestazione, una competizione o una gara di bellezza, ma un’esperienza ricca e complessa, da assaporare fino in fondo ogni giorno».
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Considerazioni sulle vacanze natalizie, tra giochi
tradizionali e tecnologici
Fonte: Ansa.it 4 gennaio 2015
Tra i doni per i bambini da mettere nella calza della Befana la tecnologia offre tante possibilità ma bisogna "resistere alla tentazione di regalare il gadget più costoso" in favore "di un gioco che consenta di esplorare, conoscere e sostenere le proprie abilità e le relazione con gli altri": è questo il parere all'ANSA di Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta dell'età evolutiva, autrice del libro 'La cura psicologica del bambino'. "Il senso del dono nel mondo digitale e istantaneo - aggiunge - potrebbe risiedere proprio nel saper regalare un tempo veramente festivo che il bambino possa vivere in autonomia, sperimentando attraverso i giochi per poi mostrare cosa sa fare, insieme ad altri bimbi o ai genitori. Per consolidare le sicurezze del bambino bisogna «resistere alla tentazione di regalare il gadget più costoso» in favore «di un gioco che consenta di esplorare, conoscere e sostenere le proprie abilità e le relazione con gli altri»: è questo il parere di Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, autrice del libro ‘La cura psicologica del bambino’."
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Fonte: Ansa.it 4 gennaio 2015
Tra i doni per i bambini da mettere nella calza della Befana la tecnologia offre tante possibilità ma bisogna "resistere alla tentazione di regalare il gadget più costoso" in favore "di un gioco che consenta di esplorare, conoscere e sostenere le proprie abilità e le relazione con gli altri": è questo il parere all'ANSA di Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta dell'età evolutiva, autrice del libro 'La cura psicologica del bambino'. "Il senso del dono nel mondo digitale e istantaneo - aggiunge - potrebbe risiedere proprio nel saper regalare un tempo veramente festivo che il bambino possa vivere in autonomia, sperimentando attraverso i giochi per poi mostrare cosa sa fare, insieme ad altri bimbi o ai genitori. Per consolidare le sicurezze del bambino bisogna «resistere alla tentazione di regalare il gadget più costoso» in favore «di un gioco che consenta di esplorare, conoscere e sostenere le proprie abilità e le relazione con gli altri»: è questo il parere di Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta dell’età evolutiva, autrice del libro ‘La cura psicologica del bambino’."
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Decimo anniversario dell'Ambulatorio per il Gioco d'Azzardo e le Nuove Dipendenze del SerT di Arezzo: tutti i numeri
Fonte: La Nazione.it Arezzo del 17/12/2014 - “Il decimo anniversario dell’Ambulatorio G.A.N.D. (Gioco d’Azzardo e Nuove Dipendenze), afferma Marco Becattini, direttore del Sert aretino, è l’occasione per riflettere insieme - operatori socio-sanitari e del territorio, studenti, docenti, volontari, utenti e familiari – sul significato delle dipendenze da comportamento, patologie meno conosciute rispetto alle più note dipendenze da sostanze, che intercettano nuove fasce di popolazione ….”. La giornata vede anche la partecipazione di due scuole aretine. Il dialogo con gli studenti vede alcuni momenti significativi nell’intervento del Prof. Tonino Cantelmi, professore di cyberpsicologia e uno dei massimi esperti in Italia di dipendenze tecnologiche, e nelle testimonianze di giocatori e familiari di Mirimettoingioco.
RASSEGNA STAMPA
Fonte: La Nazione.it Arezzo del 17/12/2014 - “Il decimo anniversario dell’Ambulatorio G.A.N.D. (Gioco d’Azzardo e Nuove Dipendenze), afferma Marco Becattini, direttore del Sert aretino, è l’occasione per riflettere insieme - operatori socio-sanitari e del territorio, studenti, docenti, volontari, utenti e familiari – sul significato delle dipendenze da comportamento, patologie meno conosciute rispetto alle più note dipendenze da sostanze, che intercettano nuove fasce di popolazione ….”. La giornata vede anche la partecipazione di due scuole aretine. Il dialogo con gli studenti vede alcuni momenti significativi nell’intervento del Prof. Tonino Cantelmi, professore di cyberpsicologia e uno dei massimi esperti in Italia di dipendenze tecnologiche, e nelle testimonianze di giocatori e familiari di Mirimettoingioco.
RASSEGNA STAMPA
Rivista "Attualità in Psicologia"
Fonte: www.attualitainpsicologia.it
La rivista “Attualità in Psicologia - Periodico di studi ed esperienze in psicologia, psicoterapia, psicopatologia e psichiatria”, inaugura la sua riapertura in versione telematica. La rivista sarà uno strumento per informare, ampliare e approfondire le nuove sfide della psicologia. Tra i componenti del Comitato Scientifico, il Prof. Tonino Cantelmi.
ARTICOLO COMPLETO
Fonte: www.attualitainpsicologia.it
La rivista “Attualità in Psicologia - Periodico di studi ed esperienze in psicologia, psicoterapia, psicopatologia e psichiatria”, inaugura la sua riapertura in versione telematica. La rivista sarà uno strumento per informare, ampliare e approfondire le nuove sfide della psicologia. Tra i componenti del Comitato Scientifico, il Prof. Tonino Cantelmi.
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"Connessi" sin dall'asilo: per loro c'è il Cyberpsicologo
Fonte: Il venerdi di Repubblica del 31/10/2014 - Bambini con i Tablet, ragazzi malati di PC. Ora un'università prova a formare i nuovi professionisti. La Lumsa di Roma vara il corso di laurea per esperti degli effetti delle nuove tecnologie. I più disinvolti sono i nativi digitali, gli adolescenti di oggi, figli dell'era tecnologica...«Si chiamano mobile born», spiega Tonino Cantelmi, psichiatra, esperto in tecnodipendenza e docente, alla Lumsa di Roma, del nuovo corso di Cyberpsicologia, il primo in Italia: «è per loro che vogliamo formare i cyberpsicologi, quelli che lavoreranno domani sui bambini di oggi.
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Fonte: Il venerdi di Repubblica del 31/10/2014 - Bambini con i Tablet, ragazzi malati di PC. Ora un'università prova a formare i nuovi professionisti. La Lumsa di Roma vara il corso di laurea per esperti degli effetti delle nuove tecnologie. I più disinvolti sono i nativi digitali, gli adolescenti di oggi, figli dell'era tecnologica...«Si chiamano mobile born», spiega Tonino Cantelmi, psichiatra, esperto in tecnodipendenza e docente, alla Lumsa di Roma, del nuovo corso di Cyberpsicologia, il primo in Italia: «è per loro che vogliamo formare i cyberpsicologi, quelli che lavoreranno domani sui bambini di oggi.
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Dipendenza digitale e generazione iperconnessa, al via il primo corso italiano di Cyberpsicologia
Fonte: Adnkronos del 10/10/2014
Alla Lumsa il primo corso di studi per capire e curare il disagio psichico della generazione "mobile born". .."Si tratta di una vera e propria mutazione antropologica. Per intercettare eventuali disagi e trovare modi efficaci di intervento su futuri uomini e donne tecno-liquidi, occorre una nuova psicologia". Così Tonino Cantelmi, docente di psicologia dello Sviluppo all'università Lumsa di Roma, illustra all'Adnkronos Salute i motivi che hanno portato il suo ateneo ad attivare il primo corso italiano di Cyberpsicologia, che debutta sabato 11 ottobre a Roma.
Segue una raccolta di articoli che hanno trattato l'argomento.
ARTICOLI
Fonte: Adnkronos del 10/10/2014
Alla Lumsa il primo corso di studi per capire e curare il disagio psichico della generazione "mobile born". .."Si tratta di una vera e propria mutazione antropologica. Per intercettare eventuali disagi e trovare modi efficaci di intervento su futuri uomini e donne tecno-liquidi, occorre una nuova psicologia". Così Tonino Cantelmi, docente di psicologia dello Sviluppo all'università Lumsa di Roma, illustra all'Adnkronos Salute i motivi che hanno portato il suo ateneo ad attivare il primo corso italiano di Cyberpsicologia, che debutta sabato 11 ottobre a Roma.
Segue una raccolta di articoli che hanno trattato l'argomento.
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Nelle scuole campagna per la prevenzione del gioco d’azzardo
Fonte: RadioVaticana del 29-09-2014
Al via la “Campagna di informazione nelle scuole per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico”. Il progetto è stato presentato, stamani, a Roma. Tra i relatori il prof. Tonino Cantelmi, docente di Psicopatologia presso l’Università Gregoriana. Amedeo Lomonaco lo ha intervistato:
AUDIO DELL'INTERVISTA
Testo intervista
Fonte: RadioVaticana del 29-09-2014
Al via la “Campagna di informazione nelle scuole per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico”. Il progetto è stato presentato, stamani, a Roma. Tra i relatori il prof. Tonino Cantelmi, docente di Psicopatologia presso l’Università Gregoriana. Amedeo Lomonaco lo ha intervistato:
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Testo intervista
Salute: mai senza talismano, un'ossessione per 1,8 mln italiani
Fonte: Adnkronos del 02 settembre 2014
"Dall'abito portafortuna, che diventa una sorta di 'divisa' in occasione degli esami, fino al cornetto da appendere al portachiavi, o alla lettura delle carte. Il pensiero magico è diffuso fra gli italiani, che nel 90% dei casi vi ricorrono per controllare l'ansia e cercare di gestire gli imprevisti. Ma talvolta il 'responso' di maghi o cartomanti, o il legame con il portafortuna del cuore, finisce per diventare un'ossessione: è il caso del 2-3% degli italiani, 1,8 milioni di persone, 'schiavi' di rituali e oggetti-feticcio tanto importati da influenzare la propria vita". Parola dello psichiatra Tonino Cantelmi, docente di Psicologia dello sviluppo all'università Lumsa di Roma, secondo cui "in tempo di crisi il fenomeno aumenta"
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Fonte: Adnkronos del 02 settembre 2014
"Dall'abito portafortuna, che diventa una sorta di 'divisa' in occasione degli esami, fino al cornetto da appendere al portachiavi, o alla lettura delle carte. Il pensiero magico è diffuso fra gli italiani, che nel 90% dei casi vi ricorrono per controllare l'ansia e cercare di gestire gli imprevisti. Ma talvolta il 'responso' di maghi o cartomanti, o il legame con il portafortuna del cuore, finisce per diventare un'ossessione: è il caso del 2-3% degli italiani, 1,8 milioni di persone, 'schiavi' di rituali e oggetti-feticcio tanto importati da influenzare la propria vita". Parola dello psichiatra Tonino Cantelmi, docente di Psicologia dello sviluppo all'università Lumsa di Roma, secondo cui "in tempo di crisi il fenomeno aumenta"
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Un mondo digitale e fluido: intervista a Tonino Cantelmi
Fonte: Crisi e sviluppo manageritalia.it del 14 luglio 2014
Dipendenza da internet, dal cellulare, da Facebook e i social network, confini sempre più sfumati tra la nostra identità digitale e quella reale: oggi ci confrontiamo su questi temi molto attuali con il professor Tonino Cantelmi, psichiatra e autore di un saggio intitolato Tecnoliquidità (San Paolo), che mette in guardia dai rischi di un’esistenza che ruota e si sviluppa nella quotidianità sempre attorno al web. Proviamo a fare il calcolo delle quantità di ore giornaliere trascorse online, davanti al computer o ai numerosi device. A giudicare dalle tesi esposte nel libro, forse dovremmo imporci delle pause… prima di tutto per la nostra salute mentale.
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Fonte: Crisi e sviluppo manageritalia.it del 14 luglio 2014
Dipendenza da internet, dal cellulare, da Facebook e i social network, confini sempre più sfumati tra la nostra identità digitale e quella reale: oggi ci confrontiamo su questi temi molto attuali con il professor Tonino Cantelmi, psichiatra e autore di un saggio intitolato Tecnoliquidità (San Paolo), che mette in guardia dai rischi di un’esistenza che ruota e si sviluppa nella quotidianità sempre attorno al web. Proviamo a fare il calcolo delle quantità di ore giornaliere trascorse online, davanti al computer o ai numerosi device. A giudicare dalle tesi esposte nel libro, forse dovremmo imporci delle pause… prima di tutto per la nostra salute mentale.
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Quando il sesso attiva gli stessi meccanismi della tossicodipendenza
Fonte: Scienze fanpage del 12 luglio 2014.
L'ipersessualità è una malattia che rende difficile i rapporti personali e che si associa spesso ad ansia, depressione, sottostima, stanchezza e difficoltà cognitive e mnemoniche. come venne sottolineato dai professori Tonino Cantelmi ed Emiliano Lambiase in “La dipendenza sessuale. Modelli clinici e proposte di intervento terapeutico”, l’accesso alla pornografia facilitato da Internet sembra influire sull’aumento dei casi di dipendenza sessuale.
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Fonte: Scienze fanpage del 12 luglio 2014.
L'ipersessualità è una malattia che rende difficile i rapporti personali e che si associa spesso ad ansia, depressione, sottostima, stanchezza e difficoltà cognitive e mnemoniche. come venne sottolineato dai professori Tonino Cantelmi ed Emiliano Lambiase in “La dipendenza sessuale. Modelli clinici e proposte di intervento terapeutico”, l’accesso alla pornografia facilitato da Internet sembra influire sull’aumento dei casi di dipendenza sessuale.
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Dipendenza da Internet? In Giappone al via i campi rieducativi
Fonte: Sostariffe.it del 16 giugno 2014
Un consumo troppo alto forse, anche altissimo in certi casi. Sta di fatto che nasce ufficialmente una dipendenza che solo 10 anni fa non poteva nemmeno essere concepita dall'essere umano; la dipendenza da internet. In Giappone sono stati diagnosticati circa 500 mila casi sospetti di ragazzini tra i 12 e 18 anni totalmente dipendenti dal web. Da quest'anno infatti il paese nipponico ha deciso di prendere sul serio questi dati istituendo dei veri e proprio campi rieducativi. Il termine fu coniato nel’95 da Ivan Goldberg, psichiatra e docente alla Colombia University di NY. In Italia, nel’98 un altro psichiatra, Tonino Cantelmi, fu l’artefice di una profonda riflessione sul fenomeno della rete e le sue ripercussioni sulla mente umana.
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Fonte: Sostariffe.it del 16 giugno 2014
Un consumo troppo alto forse, anche altissimo in certi casi. Sta di fatto che nasce ufficialmente una dipendenza che solo 10 anni fa non poteva nemmeno essere concepita dall'essere umano; la dipendenza da internet. In Giappone sono stati diagnosticati circa 500 mila casi sospetti di ragazzini tra i 12 e 18 anni totalmente dipendenti dal web. Da quest'anno infatti il paese nipponico ha deciso di prendere sul serio questi dati istituendo dei veri e proprio campi rieducativi. Il termine fu coniato nel’95 da Ivan Goldberg, psichiatra e docente alla Colombia University di NY. In Italia, nel’98 un altro psichiatra, Tonino Cantelmi, fu l’artefice di una profonda riflessione sul fenomeno della rete e le sue ripercussioni sulla mente umana.
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Dipendenza da internet e capacità di intendere e volere: quale legame?
Fonte: Fatto & Diritto - 11/05/2014
Anche la corte di cassazione affronta la questione della dipendenza da internet, fenomeno descritto in Italia per la prima volta nel 1998 dal prof. Tonino Cantelmi.
Analizzando quindi il fenomeno dal punto di vista più strettamente giuridico una recente sentenza della Cassazione Penale, sezione terza (n. 1161 del 20 novembre 2013, depositata il 14 gennaio 2014), ha avuto modo di pronunciarsi proprio sulla questione valutando in maniera più specifica l’incidenza di tale “dipendenza” sulla capacità di intendere e volere, e quindi sull’imputabilità, di un soggetto autore di determinate condotte penalmente rilevanti.
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Fonte: Fatto & Diritto - 11/05/2014
Anche la corte di cassazione affronta la questione della dipendenza da internet, fenomeno descritto in Italia per la prima volta nel 1998 dal prof. Tonino Cantelmi.
Analizzando quindi il fenomeno dal punto di vista più strettamente giuridico una recente sentenza della Cassazione Penale, sezione terza (n. 1161 del 20 novembre 2013, depositata il 14 gennaio 2014), ha avuto modo di pronunciarsi proprio sulla questione valutando in maniera più specifica l’incidenza di tale “dipendenza” sulla capacità di intendere e volere, e quindi sull’imputabilità, di un soggetto autore di determinate condotte penalmente rilevanti.
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IAD, la nuova dipendenza patologia da Internet
Fonte: Fatto & Diritto magazine del 27 Aprile 2014
Come tutti gli strumenti di comunicazione, anche la rete non è esente da cattivi usi e da abusi tanto che si è presentata nell’ambito della salute mentale, una nuova forma di dipendenza costituita dalla Internet Addiction Disorder (IAD) o dipendenza da Internet. In Italia lo psichiatra Tonino Cantelmi descrisse il fenomeno nel 1998.
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Fonte: Fatto & Diritto magazine del 27 Aprile 2014
Come tutti gli strumenti di comunicazione, anche la rete non è esente da cattivi usi e da abusi tanto che si è presentata nell’ambito della salute mentale, una nuova forma di dipendenza costituita dalla Internet Addiction Disorder (IAD) o dipendenza da Internet. In Italia lo psichiatra Tonino Cantelmi descrisse il fenomeno nel 1998.
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Quando il pericolo si chiama social network
Fonte: Puntofamiglia marzo-aprile 2014
Che cosa spinge alcune vittime di cyberbullismo ad atti estremi come il suicidio? Ma che cosa è accaduto? cosa porta i ragazzi a maturare una scelta così drammatica? È sufficiente sorvegliare superficialmente sulle attività che i figli svolgono su internet? Perché i genitori, oggi così accudenti rispetto a ieri, fanno così difficoltà a comprendere i pericoli della rete? Il prof. Tonino Cantelmi, psichiatra, esperto delle nuove tecnologie e pioniere della riflessione sui rischi e sui pericoli cui sono sottoposti i ragazzi oggi, ha risposto alle domande di Giovanna Abbagnara, direttore responsabile di Punto Famiglia, evidenziando un dato inquietante: i genitori hanno perso la capacità di trasmettere narrazioni di senso, valori alle nuove generazioni.
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Fonte: Puntofamiglia marzo-aprile 2014
Che cosa spinge alcune vittime di cyberbullismo ad atti estremi come il suicidio? Ma che cosa è accaduto? cosa porta i ragazzi a maturare una scelta così drammatica? È sufficiente sorvegliare superficialmente sulle attività che i figli svolgono su internet? Perché i genitori, oggi così accudenti rispetto a ieri, fanno così difficoltà a comprendere i pericoli della rete? Il prof. Tonino Cantelmi, psichiatra, esperto delle nuove tecnologie e pioniere della riflessione sui rischi e sui pericoli cui sono sottoposti i ragazzi oggi, ha risposto alle domande di Giovanna Abbagnara, direttore responsabile di Punto Famiglia, evidenziando un dato inquietante: i genitori hanno perso la capacità di trasmettere narrazioni di senso, valori alle nuove generazioni.
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Sant'Arsenio: Giovani e gioco d'azzardo, fenomeno in crescita
Fonte: Radioalfa.fm del 28 marzo 2014
Il tema dell’incontro è stato proprio quello dei giovani e l’azzardo quando diventano dipendenza. Cresce infatti ogni anno del 13% il fenomeno dei baby scommettitori e, come ha detto il professore Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente LUMSA e dell’Università Gregoriana, i nostri figli iniziano a scommettere già a 7 anni comprando i primi Gratta e Vinci.
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Fonte: Radioalfa.fm del 28 marzo 2014
Il tema dell’incontro è stato proprio quello dei giovani e l’azzardo quando diventano dipendenza. Cresce infatti ogni anno del 13% il fenomeno dei baby scommettitori e, come ha detto il professore Tonino Cantelmi, psichiatra e psicoterapeuta, docente LUMSA e dell’Università Gregoriana, i nostri figli iniziano a scommettere già a 7 anni comprando i primi Gratta e Vinci.
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Le donne italiane non sanno più partorire?
Fonte: Agenzia SIR del 28/03/2014
Le donne italiane non sanno più partorire? È la provocatoria domanda che accompagna l’articolo del Corriere della Sera online dedicato all’uso sproporzionato, tutto italiano, del parto cesareo. Il contributo del SIR al dibattito chiama in causa voci diverse, per raccontare come e perché un fatto naturale da milioni di anni sia oggi divenuto un evento così pericoloso da necessitare un intervento chirurgico in quasi un caso su tre, intervistati: Paola Tavella, Emanuela Lulli e Tonino Cantelmi.
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Fonte: Agenzia SIR del 28/03/2014
Le donne italiane non sanno più partorire? È la provocatoria domanda che accompagna l’articolo del Corriere della Sera online dedicato all’uso sproporzionato, tutto italiano, del parto cesareo. Il contributo del SIR al dibattito chiama in causa voci diverse, per raccontare come e perché un fatto naturale da milioni di anni sia oggi divenuto un evento così pericoloso da necessitare un intervento chirurgico in quasi un caso su tre, intervistati: Paola Tavella, Emanuela Lulli e Tonino Cantelmi.
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900.000 spettatori per MasterChef Junior, come per il talent dei grandi Su Sky dal 13 marzo ogni giovedì. Ma una psicologa lo boccia.
Fonte: il Salvagente.it del 14/03/2014
Intervista condotta dalla giornalista Federica Sciorilli Borrelli e pubblicata sul salvagente.it. Il parere della psicologa Maria Beatrice Toro sul nuovo format televisivo destinato ai bambini, MasterChef junior: "I rischi non sono tanto connessi alla competizione in sé, che, forse, è anche meno serrata di quella che si vive in un qualunque sport agonistico, ma a quella preoccupante uniformazione al codice adulto in atto nella nostra società e di cui questo talent è un chiaro segnale” che continua “A 8/9 anni si è ancora cronologicamente ragazzini, ma i comportamenti sono ormai quelli tipici dell’adolescenza: ricerca di protagonismo sociale, o, in altre parole, di quella popolarità tanto agognata da grandi e piccini che questi talent regalano, seppur per una sola stagione”
INTERVISTA COMPLETA
Fonte: il Salvagente.it del 14/03/2014
Intervista condotta dalla giornalista Federica Sciorilli Borrelli e pubblicata sul salvagente.it. Il parere della psicologa Maria Beatrice Toro sul nuovo format televisivo destinato ai bambini, MasterChef junior: "I rischi non sono tanto connessi alla competizione in sé, che, forse, è anche meno serrata di quella che si vive in un qualunque sport agonistico, ma a quella preoccupante uniformazione al codice adulto in atto nella nostra società e di cui questo talent è un chiaro segnale” che continua “A 8/9 anni si è ancora cronologicamente ragazzini, ma i comportamenti sono ormai quelli tipici dell’adolescenza: ricerca di protagonismo sociale, o, in altre parole, di quella popolarità tanto agognata da grandi e piccini che questi talent regalano, seppur per una sola stagione”
INTERVISTA COMPLETA
Diventare padre in età avanzata: ecco i rischi per i figli
Fonte: Aleteia del 04/03/2014
Le nostre società occidentali vedono ormai "le lancette dell’orologio biologico e di quello culturale degli individui inesorabilmente spostate in avanti pertanto si cresce tardi e si diventa genitori ancor più tardi". Uno studio che arriva dall’Indiana University di Bloominton, ha analizzato i dati di tutti i nati in Svezia dal 1973 al 2001 rilevando che il rischio di riscontrare disturbi psichiatrici o comportamentali nei figli aumenta, in particolare, per coloro che nascono da padri la cui età supera i 45 anni, soprattutto se il termine di paragone sono i neo-padri tra i 20 e i 24 anni. Ce ne parla Maria Beatrice Toro intervistata per Aleteia dal giornalista Emanuele D'Onofrio che sostiene:" La cosa interessante, che mi salta agli occhi anche grazie alla mia osservazione clinica, è la particolarità della relazione tra il padre, che ha concepito la vita oltre i 40 anni, e il figlio. Ci sono delle differenze sensibili rispetto al caso del figlio giovane, diverse secondo me nel caso del figlio maschio e della figlia. Il padre anziano di un figlio maschio è meno pressante sulla prestazione. Questo avviene specialmente se è molto anziano ed è uscito dai circuiti della produttività e dell’affermazione sociale, perché a 45-50 anni non sei più lanciatissimo nell’attività professionale. Quindi con il passare degli anni viene più valorizzata la relazione, e i padri sono meno esigenti, danno valore ad altri aspetti della vita, tra cui l’affettività, il gioco, la relazionalità. Per questo sono più inclini a perdonare ai bambini comportamenti un po’ fuori dalle righe. Sono dei padri un po’ più permissivi. Poi non è detto che un padre anziano sia padre di un primogenito, a volte è un padre di un terzo figlio, di un ultimogenito magari nato qualche anno dopo rispetto ai primi figli, i quali si lamentano spesso perché i padri sono più tolleranti con i piccoli. Questo non è un luogo comune, è vero. I padri grandi sono più inclini a fare strappi alle regole."
INTERVISTA COMPLETA
Fonte: Aleteia del 04/03/2014
Le nostre società occidentali vedono ormai "le lancette dell’orologio biologico e di quello culturale degli individui inesorabilmente spostate in avanti pertanto si cresce tardi e si diventa genitori ancor più tardi". Uno studio che arriva dall’Indiana University di Bloominton, ha analizzato i dati di tutti i nati in Svezia dal 1973 al 2001 rilevando che il rischio di riscontrare disturbi psichiatrici o comportamentali nei figli aumenta, in particolare, per coloro che nascono da padri la cui età supera i 45 anni, soprattutto se il termine di paragone sono i neo-padri tra i 20 e i 24 anni. Ce ne parla Maria Beatrice Toro intervistata per Aleteia dal giornalista Emanuele D'Onofrio che sostiene:" La cosa interessante, che mi salta agli occhi anche grazie alla mia osservazione clinica, è la particolarità della relazione tra il padre, che ha concepito la vita oltre i 40 anni, e il figlio. Ci sono delle differenze sensibili rispetto al caso del figlio giovane, diverse secondo me nel caso del figlio maschio e della figlia. Il padre anziano di un figlio maschio è meno pressante sulla prestazione. Questo avviene specialmente se è molto anziano ed è uscito dai circuiti della produttività e dell’affermazione sociale, perché a 45-50 anni non sei più lanciatissimo nell’attività professionale. Quindi con il passare degli anni viene più valorizzata la relazione, e i padri sono meno esigenti, danno valore ad altri aspetti della vita, tra cui l’affettività, il gioco, la relazionalità. Per questo sono più inclini a perdonare ai bambini comportamenti un po’ fuori dalle righe. Sono dei padri un po’ più permissivi. Poi non è detto che un padre anziano sia padre di un primogenito, a volte è un padre di un terzo figlio, di un ultimogenito magari nato qualche anno dopo rispetto ai primi figli, i quali si lamentano spesso perché i padri sono più tolleranti con i piccoli. Questo non è un luogo comune, è vero. I padri grandi sono più inclini a fare strappi alle regole."
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Renzi stregato dalle tecnologie, cela tratti d'ansia
Fonte: Adnkronos Salute del 25/02/2014
Stregato dalle tecnologie, che usa al meglio, e multitasking come i nativi digitali, a cui però non appartiene per età, Renzi è iperattivo anche nelle occasioni ufficiali. A commentare le prime performance pubbliche del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che oggi alla Camera non si è separato da smartphone, tablet e computer, è Tonino Cantelmi.
RASSEGNA STAMPA COMPLETA
Fonte: Adnkronos Salute del 25/02/2014
Stregato dalle tecnologie, che usa al meglio, e multitasking come i nativi digitali, a cui però non appartiene per età, Renzi è iperattivo anche nelle occasioni ufficiali. A commentare le prime performance pubbliche del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che oggi alla Camera non si è separato da smartphone, tablet e computer, è Tonino Cantelmi.
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Dieta Mediatica dei mobile born
Rassegna stampa “Per un web sicuro” (Moige) 11/02/2014
E' stato presentato presso il dipartimento di Pubblica Sicurezza a Roma, il progetto “Per un web sicuro” promosso dal Movimento Italiano Genitori (MOIGE), in collaborazione con la Polizia Postale, ed in partnership con Google Italy, TrendMicro e Cisco. Giunto alla terza edizione, il progetto punta a sensibilizzare ben 40.000 fra alunni e familiari rispetto alla necessità di un uso corretto della rete. Alla vigilia del “Safer Internet Day”, la conferenza ha rappresentato l'occasione per illustrare uno studio sulle abitudini dei mobile born condotto dal professor Tonino Cantelmi, incaricato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione – Università Lumsa. L’indagine è promossa dal Moige e fotografa uno scenario che rappresenta un ottimo punto di partenza per le riflessioni sulla necessità di un uso “ragionato e consapevole” di Internet, soprattutto fra ragazzi e minori.
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Rassegna stampa “Per un web sicuro” (Moige) 11/02/2014
E' stato presentato presso il dipartimento di Pubblica Sicurezza a Roma, il progetto “Per un web sicuro” promosso dal Movimento Italiano Genitori (MOIGE), in collaborazione con la Polizia Postale, ed in partnership con Google Italy, TrendMicro e Cisco. Giunto alla terza edizione, il progetto punta a sensibilizzare ben 40.000 fra alunni e familiari rispetto alla necessità di un uso corretto della rete. Alla vigilia del “Safer Internet Day”, la conferenza ha rappresentato l'occasione per illustrare uno studio sulle abitudini dei mobile born condotto dal professor Tonino Cantelmi, incaricato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione – Università Lumsa. L’indagine è promossa dal Moige e fotografa uno scenario che rappresenta un ottimo punto di partenza per le riflessioni sulla necessità di un uso “ragionato e consapevole” di Internet, soprattutto fra ragazzi e minori.
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Nati con il Tablet in mano
Fonte: Viversani e belli n.3 10-16 gennaio 2014
Viversani e Belli dedica un articolo, a cura di Gianni Di Liscio, ai mobile born: "bambini che sanno smanettare prima di parlare. L'interattività di questi mezzi ha modificato l'intelligenza delle nuove generazioni". L'articolo si avvale della consulenza di Paolo Ferri professore di tecnologie didattiche e tecnica dei nuovi media all'università degli Studi Milano Bicocca, di Tonino Cantelmi, professore di Psicologia dello sviluppo all'università Lumsa Roma e di Michela Pensavalli docente della scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo interpersonale.
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Fonte: Viversani e belli n.3 10-16 gennaio 2014
Viversani e Belli dedica un articolo, a cura di Gianni Di Liscio, ai mobile born: "bambini che sanno smanettare prima di parlare. L'interattività di questi mezzi ha modificato l'intelligenza delle nuove generazioni". L'articolo si avvale della consulenza di Paolo Ferri professore di tecnologie didattiche e tecnica dei nuovi media all'università degli Studi Milano Bicocca, di Tonino Cantelmi, professore di Psicologia dello sviluppo all'università Lumsa Roma e di Michela Pensavalli docente della scuola di specializzazione in Psicoterapia Cognitivo interpersonale.
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Dall'emergenza pidocchi ai compiti a casa, arrivano le mamme sempre on line
Fonte: Adnkronos del 19 gennaio 2014
Roma - (Adnkronos) - L'organizzazione delle gite, i libri dimenticati, le cene di classe oggi passano attraverso smartphone e social network. L'esperto all'Adnkronos: "Non solo questi bambini ma anche le loro mamme sono digitali: abili con le tecnologie, usano chat, mail e Facebook per districarsi tra le incombenze quotidiane, stipulando cyber-alleanze per gestire al meglio i piccoli di casa".
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Fonte: Adnkronos del 19 gennaio 2014
Roma - (Adnkronos) - L'organizzazione delle gite, i libri dimenticati, le cene di classe oggi passano attraverso smartphone e social network. L'esperto all'Adnkronos: "Non solo questi bambini ma anche le loro mamme sono digitali: abili con le tecnologie, usano chat, mail e Facebook per districarsi tra le incombenze quotidiane, stipulando cyber-alleanze per gestire al meglio i piccoli di casa".
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Soli davanti a videogiochi e tv e senza limiti d'orario, i minori fotografati dal Moige
Fonte: Agenzia dire del 03/12/2013- Rai news del 03/12/2013 e altre testate giornalistiche
ROMA - Il 40% dei ragazzi di età superiore ai 14 anni non ha mai avuto limiti di orario da parte dei propri genitori rispetto all’utilizzo dei videogiochi ed è anche libero di navigare senza alcun limite. Solo un esiguo 21% ha dei tempi stabiliti per l'utilizzo del computer e il 28% dei bambini non ha alcun limite di orario in cui guardare la Tv. Lo rivela ‘La Dieta Mediatica dei nostri figli’, un’indagine del Moige (Movimento italiano genitori) presentata oggi e curata da Tonino Cantelmi, professore incaricato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla Lumsa di Roma, nonché presidente dell’Istituto di Terapia cognitivo interpersonale, che ha esaminato un campione di 941 studenti dai 6 ai 20 anni di 11 scuole di diverse regioni italiane (tra elementari, medie inferiori e medie superiori) per saperne di più in merito alla nuova cultura tecnomediata nella quale i nativi digitali stanno crescendo. On line anche il file della la presentazione del Prof. Tonino Cantelmi.
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Fonte: Agenzia dire del 03/12/2013- Rai news del 03/12/2013 e altre testate giornalistiche
ROMA - Il 40% dei ragazzi di età superiore ai 14 anni non ha mai avuto limiti di orario da parte dei propri genitori rispetto all’utilizzo dei videogiochi ed è anche libero di navigare senza alcun limite. Solo un esiguo 21% ha dei tempi stabiliti per l'utilizzo del computer e il 28% dei bambini non ha alcun limite di orario in cui guardare la Tv. Lo rivela ‘La Dieta Mediatica dei nostri figli’, un’indagine del Moige (Movimento italiano genitori) presentata oggi e curata da Tonino Cantelmi, professore incaricato di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione alla Lumsa di Roma, nonché presidente dell’Istituto di Terapia cognitivo interpersonale, che ha esaminato un campione di 941 studenti dai 6 ai 20 anni di 11 scuole di diverse regioni italiane (tra elementari, medie inferiori e medie superiori) per saperne di più in merito alla nuova cultura tecnomediata nella quale i nativi digitali stanno crescendo. On line anche il file della la presentazione del Prof. Tonino Cantelmi.
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Violenza contro le donne: una giornata per dire “basta”
Fonte: Aleteia del 25 novembre 2013
Centoventotto donne uccise nel 2013: quasi si stenta a crederlo ma è solo la punta dell'iceberg tragico della violenza contro le donne in Italia. Secondo il Rapporto Eures, tra il 2000 e il 2012 nel nostro Paese sono state assassinate 2.220 donne, una media di 171 omicidi l'anno, uno ogni due giorni. E il 70,7% dei delitti è avvenuto "nell'ambito familiare o affettivo". Cantelmi: “c'è nella società una sempre maggiore incapacità di risolvere i conflitti senza aggressività”. Come leggere il fenomeno del femminicidio all'interno della nostra società? Aleteia ha rivolto la domanda allo psichiatra e psicoterapeuta romano Tonino Cantelmi.
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Fonte: Aleteia del 25 novembre 2013
Centoventotto donne uccise nel 2013: quasi si stenta a crederlo ma è solo la punta dell'iceberg tragico della violenza contro le donne in Italia. Secondo il Rapporto Eures, tra il 2000 e il 2012 nel nostro Paese sono state assassinate 2.220 donne, una media di 171 omicidi l'anno, uno ogni due giorni. E il 70,7% dei delitti è avvenuto "nell'ambito familiare o affettivo". Cantelmi: “c'è nella società una sempre maggiore incapacità di risolvere i conflitti senza aggressività”. Come leggere il fenomeno del femminicidio all'interno della nostra società? Aleteia ha rivolto la domanda allo psichiatra e psicoterapeuta romano Tonino Cantelmi.
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Ragazze Mascherate da adulte
Fonte: Famiglia Cristiana. it del 13/11/2013
Sono solo ragazze. Hanno da poco solcato l’età dell’adolescenza e si mascherano da donne adulte. Si atteggiano da abili seduttrici, marcano occhi e labbra con un trucco eccessivo e ondeggiano su tacchi da equilibristi coperte da abiti succinti. A sentirle parlare, però, dimostrano una certa ingenuità, tipica della loro fase evolutiva. Il problema è che alcune di esse si spingono oltre. Si avventurano nell’esibizione del loro corpo (come le “ragazze doccia” di Milano) oppure vengono coinvolte in giri pericolosi (come le “baby prostitute” di Roma) per ottenere “riconoscimento”, denaro e regali. Ma chi sono queste adolescenti? E, soprattutto, si comportano davvero tutte allo stesso modo? Non è che i media hanno ingigantito un fenomeno che colpisce solo una piccola fetta della popolazione adolescenziale femminile? Come intervenire, allora? E i genitori? Come devono comportarsi con le loro figlie e i loro figli?
Non è facile rispondere a queste domande. Ci viene in aiuto la prof.ssa Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta di Roma, da anni interessata alla comprensione dei cambiamenti che si manifestano in adolescenza.
INTERVISTA COMPLETA
Fonte: Famiglia Cristiana. it del 13/11/2013
Sono solo ragazze. Hanno da poco solcato l’età dell’adolescenza e si mascherano da donne adulte. Si atteggiano da abili seduttrici, marcano occhi e labbra con un trucco eccessivo e ondeggiano su tacchi da equilibristi coperte da abiti succinti. A sentirle parlare, però, dimostrano una certa ingenuità, tipica della loro fase evolutiva. Il problema è che alcune di esse si spingono oltre. Si avventurano nell’esibizione del loro corpo (come le “ragazze doccia” di Milano) oppure vengono coinvolte in giri pericolosi (come le “baby prostitute” di Roma) per ottenere “riconoscimento”, denaro e regali. Ma chi sono queste adolescenti? E, soprattutto, si comportano davvero tutte allo stesso modo? Non è che i media hanno ingigantito un fenomeno che colpisce solo una piccola fetta della popolazione adolescenziale femminile? Come intervenire, allora? E i genitori? Come devono comportarsi con le loro figlie e i loro figli?
Non è facile rispondere a queste domande. Ci viene in aiuto la prof.ssa Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta di Roma, da anni interessata alla comprensione dei cambiamenti che si manifestano in adolescenza.
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Al Regina Elena si "sogna" insieme
Fonte: Il sole24ore sanità del 1 ottobre 2013
Al Regina Elena si "sogna" insieme. Articolo del Sole24Ore Sanità sul progetto pilota di umanizzazione, diretto dal Prof. Tonino Cantelmi, “Ti racconto un sogno”, progetto pilota di Social Dreaming. Sognare, ma in gruppo. Collegare insieme immagini e fantasie. Riconoscere i sogni comuni e riprodurre le stesse atmosfere: sognare una seconda volta, insieme. Per affrontare meglio la sfida del cancro e della vita in ospedale. E per tenere lontano lo spettro della depressione, sempre in agguato.
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Fonte: Il sole24ore sanità del 1 ottobre 2013
Al Regina Elena si "sogna" insieme. Articolo del Sole24Ore Sanità sul progetto pilota di umanizzazione, diretto dal Prof. Tonino Cantelmi, “Ti racconto un sogno”, progetto pilota di Social Dreaming. Sognare, ma in gruppo. Collegare insieme immagini e fantasie. Riconoscere i sogni comuni e riprodurre le stesse atmosfere: sognare una seconda volta, insieme. Per affrontare meglio la sfida del cancro e della vita in ospedale. E per tenere lontano lo spettro della depressione, sempre in agguato.
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Disconnettiti
Fonte: La scatola delle Idee del 25 settebre 2013
La dipendenza dalla rete, o internet – l’addiction disorder – non è ancora entrata a pieno titolo nei manuali di psichiatria tra le nuove patologie, ma sono in corso numerosi studi sull’argomento. Il parere di Tonino Cantelmi, uno dei maggiori studiosi italiani di questa problematica, autore del libro ‘Tecnoliquidità’ è che “siamo alle soglie di una mutazione antropologica; fenomeni che chiamiamo patologici vanno compresi all’interno di questo cambiamento”. La cosa da fare sembra di capire, è semplicemente ‘staccare la spina’ ogni tanto, insomma, disconnettersi.
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Fonte: La scatola delle Idee del 25 settebre 2013
La dipendenza dalla rete, o internet – l’addiction disorder – non è ancora entrata a pieno titolo nei manuali di psichiatria tra le nuove patologie, ma sono in corso numerosi studi sull’argomento. Il parere di Tonino Cantelmi, uno dei maggiori studiosi italiani di questa problematica, autore del libro ‘Tecnoliquidità’ è che “siamo alle soglie di una mutazione antropologica; fenomeni che chiamiamo patologici vanno compresi all’interno di questo cambiamento”. La cosa da fare sembra di capire, è semplicemente ‘staccare la spina’ ogni tanto, insomma, disconnettersi.
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Il percorso di umanizzazione nelle cure oncologiche
Fonte: Online News del 20 Settembre 2013
L’approccio globale alla persona è una priorità degli Istituti Regina Elena e San Gallicano che, anche attraverso “L’ Area di Supporto alla Persona”, diretta da Tonino Cantelmi, promuove modelli di assistenza integrata in ambito oncologico. Lunedì 23 settembre alle ore 9.30 presso il Centro Congressi “Bastianelli” (Via Fermo Ognibene, 23 – Roma) si terrà un incontro dal titolo ““Psiconeuroncologia” durante il quale verranno illustrate alcune iniziative davvero originali tra queste il progetto : “Ti racconto un sogno”, progetto pilota di Social Dreaming.
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Fonte: Online News del 20 Settembre 2013
L’approccio globale alla persona è una priorità degli Istituti Regina Elena e San Gallicano che, anche attraverso “L’ Area di Supporto alla Persona”, diretta da Tonino Cantelmi, promuove modelli di assistenza integrata in ambito oncologico. Lunedì 23 settembre alle ore 9.30 presso il Centro Congressi “Bastianelli” (Via Fermo Ognibene, 23 – Roma) si terrà un incontro dal titolo ““Psiconeuroncologia” durante il quale verranno illustrate alcune iniziative davvero originali tra queste il progetto : “Ti racconto un sogno”, progetto pilota di Social Dreaming.
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Sexting, lo psicologo: si inizia alle elementari
Fonte: Corriere della Sera > Blog > Sei gradi del 7 Settembre 2013
Si chiama sexting quando un testo, una foto o un video viene inviato attraverso un cellulare o il computer. Un fenomeno sempre più diffuso negli ultimi dieci anni da quando l’innovazione tecnologica ha reso più semplice l’invio di materiale in ogni momento e da qualsiasi luogo. Sono allarmanti i dati raccolti da alcuni ricercatori clinici dell'Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, fondato dallo psichiatra romano Tonino Cantelmi, in quanto riguardano i ragazzi molto giovani. “In generale i ragazzi non si preoccupano: è quasi normale inviare e ricevere foto o video pornografici, anche perché molto spesso sono così giovani da non cogliere la pericolosità della loro azione” - afferma Emiliano Lambiase, psicologo dell’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale, che si occupa del rapporto tra i problemi sessuali e la tecnologia.
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Fonte: Corriere della Sera > Blog > Sei gradi del 7 Settembre 2013
Si chiama sexting quando un testo, una foto o un video viene inviato attraverso un cellulare o il computer. Un fenomeno sempre più diffuso negli ultimi dieci anni da quando l’innovazione tecnologica ha reso più semplice l’invio di materiale in ogni momento e da qualsiasi luogo. Sono allarmanti i dati raccolti da alcuni ricercatori clinici dell'Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale, fondato dallo psichiatra romano Tonino Cantelmi, in quanto riguardano i ragazzi molto giovani. “In generale i ragazzi non si preoccupano: è quasi normale inviare e ricevere foto o video pornografici, anche perché molto spesso sono così giovani da non cogliere la pericolosità della loro azione” - afferma Emiliano Lambiase, psicologo dell’Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale, che si occupa del rapporto tra i problemi sessuali e la tecnologia.
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Videogiochi e dintorni: istruzione per l'uso
Fonte: www.familyandmedia.eu del 28 Gennaio 2012
Come stanno cambiando i videogiochi - e noi con loro - al tempo degli smartphone e di Facebook? Cosa fare sul piano psicopedagogico per limitarne i rischi ed esaltarne le potenzialità? Vittorio Romano ne parla con Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta esperta di età infantile e adolescenziale e di nuovi media.
«L’esplosione dei videogiochi ha favorito un’estensione dei mezzi e dei tempi del gioco e la diffusione di una modalità ludica di vivere la quotidianità. Un modo per gratificarsi, certo, ma anche per provare ad eludere l’ansia inoculata dalla precarietà del post-moderno. Si tratta, in ogni caso, di un fenomeno che ingloba anche forme di gioco più tradizionali...»
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Fonte: www.familyandmedia.eu del 28 Gennaio 2012
Come stanno cambiando i videogiochi - e noi con loro - al tempo degli smartphone e di Facebook? Cosa fare sul piano psicopedagogico per limitarne i rischi ed esaltarne le potenzialità? Vittorio Romano ne parla con Maria Beatrice Toro, psicologa e psicoterapeuta esperta di età infantile e adolescenziale e di nuovi media.
«L’esplosione dei videogiochi ha favorito un’estensione dei mezzi e dei tempi del gioco e la diffusione di una modalità ludica di vivere la quotidianità. Un modo per gratificarsi, certo, ma anche per provare ad eludere l’ansia inoculata dalla precarietà del post-moderno. Si tratta, in ogni caso, di un fenomeno che ingloba anche forme di gioco più tradizionali...»
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Il futuro? Ce lo insegnano i bambini
Fonte: L'Espresso del 6 giugno 2013
Hanno dagli 0 ai 12 anni. Sono nativi digitali, abituati fin dalla nascita a confrontarsi con Internet e dispositivi touch screen. Imparano e scoprono con metodi totalmente diversi dalle generazioni precedenti. I sociologi li studiano. Per capire come si sta rimodulando l'intelligenza umana. E dove stiamo andando. Tonino Cantelmi, psichiatra romano, docente di Psicologia dello sviluppo alla Lumsa, la definisce "tecnoliquidità": si creano grandi gruppi di amici impegnati su testi diversi, che possono scambiarsi battute, mostrare foto o mail, condividere messaggi.
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Fonte: L'Espresso del 6 giugno 2013
Hanno dagli 0 ai 12 anni. Sono nativi digitali, abituati fin dalla nascita a confrontarsi con Internet e dispositivi touch screen. Imparano e scoprono con metodi totalmente diversi dalle generazioni precedenti. I sociologi li studiano. Per capire come si sta rimodulando l'intelligenza umana. E dove stiamo andando. Tonino Cantelmi, psichiatra romano, docente di Psicologia dello sviluppo alla Lumsa, la definisce "tecnoliquidità": si creano grandi gruppi di amici impegnati su testi diversi, che possono scambiarsi battute, mostrare foto o mail, condividere messaggi.
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